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IDENTITA’ ATTRAVERSO LA DIVERSITA’

9 Ottobre 2017 - Arte e cultura
IDENTITA’ ATTRAVERSO LA DIVERSITA’

Damien Hirst, Lucio Fontana, Cy Twombly, Georg Baselitz sono tra gli artisti di fama internazionale della collezione d’arte di Deutsche Bank protagonisti di “Attraverso il colore: pittura, grafica e fotografia”, l’esposizione organizzata da CorsiArte che cura l’apertura straordinaria al pubblico della Collezione d’Arte contemporanea della sezione italiana della Deutsche Bank Collection.

L’esposizione si è tenuta  sabato 7 ottobre 2017, presso la sede di Deutsche Bank Italia – in questa occasione si sono aperte al pubblico le porte della sede milanese sita nel cuore della città –           nell’ambito della manifestazione nazionale “Invito a Palazzo” organizzata da ABI.

Damien Hirst, Tetrahydrocannabinol, 2004, incisione su carta.


IL COLORE SENZA FINE  

Johann Wolfgang Goethe sul finire del Settecento con la sua Temperamentenrose  (Rosa dei temperamenti) fece corrispondere a dodici colori i tratti caratteriali della natura umana − tiranni, eroi, avventurieri, edonisti, amanti, poeti, oratori, storici, insegnanti, filosofi, pedanti, ribelli − raggruppati in quattro temperamenti. La Temperamentenrose era volta a suggerire un approccio al colore di tipo  percettivo-fisico-sensoriale.

Molto prima che la psicologia della Gestalt con Max Wertheimer, nel 1912, delineasse i principi generali della teoria, gli artisti avevano compreso come una certa disposizione degli elementi e i rapporti tra i colori destassero efficaci sensazioni visive e quindi psicologiche.

Johannes Itten, un tempo docente del Bauhaus, nel 1961, delineò una propedeutica all’uso corretto dei contrasti cromatici, basata su un sistema di esercizi pratici per una codificazione delle leggi che sottendono alla percezione visiva.

Oggi come allora il colore è momento portante dell’espressione artistica sia da un punto di vista della percezione che da un punto di vista estetico, iconografico, del significato.L’artista attraverso il colore invia dei messaggi a chi guarda, messaggi di natura simbolica e conoscitiva.

Carla Accardi, Senza titolo, s.d., incisione su carta uso mano.


ARTE A PROVA DI FUTURO

In questa mostra si offre una selezione di opere dell’ampia collezione di arte contemporanea di Deutsche Bank, che comprende un cospicuo corpus proveniente dalla sede del quartier generale di Milano-Bicocca. La rassegna si snoda lungo più piani del palazzo milanese di via Turati tra dipinti, disegni, incisioni e fotografie.

È proposto un cammino attraverso il colore lungo il XX secolo fino ai nostri giorni, con un particolare interesse nei confronti dell’arte tedesca e di quella italiana.

Il percorso comprende opere di artisti italiani che hanno rivoluzionato il pensiero artistico nell’immediato dopoguerra: l’italo argentino Lucio Fontana, l’americano Cy Twombly, che ha elaborato un linguaggio del tutto personale puntando sul valore espressivo del segno e quindi Carla Accardi, Piero Dorazio, Emilio Scanavino, Toti Scialoja, lo spazialista Roberto Crippa.

Il colore è l’elemento determinante nelle opere grafiche di due dei protagonisti dell’Arte Povera, Mario Merz e Jannis Kounellis. Nella grande carta di Remo Salvadori esso è proposto in una chiave simbolica.

Una particolare sezione sarà dedicata ad artisti e opere degli anni Ottanta, per i quali il colore è al centro del lavoro: il “transavanguardista” Nicola De Maria, i “selvaggi” Markus Lüpertz, George Baselitz e il “nuovo selvaggio” Jirì George Dokopuil. Si collocano in una zona che sta tra figurazione e astrazione le opere dell’altoatesino Rudolf Stingel. Complessa è anche la collocazione dei due lavori sul colore di  Luca Vitone. Sono dettagli, piccoli oggetti i soggetti delle carte di David Casini, mentre il disegno e il segno sono protagonisti delle opere di Nicola Troilo.

Buona parte delle opere in mostra sono figurative e con una forte presenza del colore:  da quelle di Alessandro Pessoli, a quelle dei tedeschi Ina Weber, Jörg Eberhard, Caroline Weinrauch.

Una presenza particolarmente importante all’interno della collezione di Deutsche Bank è quella dell’artista tedesco Günther Förg, che, nel corso della sua intensa carriera, oltre alla pittura, ha utilizzato altri media, come la scultura e la fotografia. Qui sono presenti opere grafiche.

Ina Weber, Imbiss, Giardini Publici, Mailand, 2006, acquerello e inchiostro su carta pergamena.

Di Isa Genzken, scultrice, e di Olaf Metzel, noto per le sue installazioni di impegno sociale, sono proposte in mostra opere su carta, così come del tedesco, naturalizzato svizzero Dieter Roth, di Gerhard Merz opere astratte in cui è una chiara deriva concettuale. Astratta è anche la grande carta del giovane artista italiano Manuel Scano.

Tra i più noti al grande pubblico un artista simbolo del nostro tempo, l’inglese Damien Hirst, alla ribalta per le sue installazioni con animali in formaldeide e per le sue vetrine di medicinali è qui presente con un’opera grafica, che guarda al mondo Pop.

Chiudono il giro due opere fotografiche di grandi dimensioni, in cui il colore ha una particolare valenza sensoriale, un tunnel di Andreoni e Fortugno e un camioncino giallo collocato in un’area dismessa di Domenico Mangano.

IL COLORE TRA STORIA E PERCEZIONE

La manifestazione ha avuto il suo focus con la conferenza dal titolo “Il colore tra storia e percezione”, tenuta da Sandro Baroni ed Elena Chiesa.

Attraverso un excursus sull’evoluzione dei pigmenti e le differenti tecniche, sul colore come archetipo e significante che muta col mutare della storia e del linguaggio che lo definisce, vengono  offerti al visitatore spunti percettivi-sensoriali attraverso immagini che esplorano il lessico e la sintassi dei colori, tratte dai modelli sperimentali e dalla ricerca artistica contemporanea.

Il programma artistico di Deutsche Bank può essere riassunto in due parole: Art Works, opere d’arte, certo, ma anche arte che lavora, arte che funziona. Le opere, infatti, sono poste in dialogo diretto e continuo non solo con i lavoratori della banca, ma anche con i clienti della stessa e con i visitatori che ogni anno varcano i confini dell’istituto di credito per visitarne la collezione. In tutto questo vi è anche una chiara responsabilità sociale, in cui l’arte è momento portante del pensiero aziendale.

Mostra a cura di Angela Madesani | Storica dell’arte e curatrice indipendente è autrice dei volumi Le icone fluttuanti Storia del cinema d’artista e della videoarte in Italia e Storia della fotografia per i tipi di Bruno Mondadori. Collabora con “Artribune”, in cui è responsabile del settore Fotografia. Svolge attività di insegnamento a Milano all’Accademia di Brera, all’Istituto Europeo del Design e a CorsiArte Antiquaria, Moderna, Contemporanea.

Relatori conferenza Sandro Baroni | Studioso di Storia delle tecniche artistiche. È responsabile scientifico della Fondazione Maimeri, Milano. Elena Chiesa | Storica dell’arte specializzata sulla conservazione dell’arte visiva contemporanea in Italia.

Sede  della DEUTSCHE BANK di Milano. Il palazzo disegnato negli anni Sessanta da Ermenegildo ed Eugenio Soncini, è stato oggetto di una profonda ristrutturazione. Rappresenta oggi un modello d’avanguardia per i suoi allestimenti tecnologici ed eco-sostenibili.

 

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