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LA LUCE RIVELA VERITÀ NASCOSTE

15 Settembre 2017 - Lighting Project
LA LUCE RIVELA VERITÀ NASCOSTE

Illuminare migliaia di metri quadri di spazi espositivi, a Firenze, nella culla dell’arte: Zumtobel si è occupata dell’illuminotecnica del Nuovo Museo degli Innocenti, aperto al pubblico nel giugno 2016. Una missione portata a termine a braccetto con Ipostudio, autore del progetto. 

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Aperto al pubblico nel giugno 2016 in piazza SS. Annunziata a Firenze, il Nuovo Museo degli Innocenti offre 1456 mq di percorso espositivo disposti su tre livelli e 1655 mq per eventi temporanei e attività educative. Zumtobel ha lavorato con Ipostudio, autore del progetto: la missione era quella di illuminare gli spazi nella maniera più consona possibile ad un ambiente così importante.

Fino a qualche anno fa in quasi tutti i musei erano le luci alogene a farla da padrone. Ora il Nuovo Museo degli Innocenti è totalmente illuminato da sorgenti LED (Microtools – Faretti Arcos). Non si tratta semplicemente di un museo, ma di un luogo in cui arte, architettura e storia dell’infanzia si fondono nel racconto di sei secoli di impegno nella tutela e promozione dei diritti dei minori. Il nuovo Museo degli Innocenti offre 1456 mq di percorso espositivo disposti su tre livelli e 1655 mq per eventi temporanei e attività educative, un’offerta culturale legata al tema dell’infanzia declinata all’accoglienza. Laboratori artistici per bambini e famiglie, mostre temporanee, un punto accoglienza per residenti e turisti che vogliono visitare Firenze, convegni e attività di formazione, un bookshop specializzato per bambini e ragazzi (con uno spazio per l’allattamento), e una caffetteria nel Verone quattrocentesco.

Al piano seminterrato si racconta la storia e l’evoluzione dell’Istituto degli Innocenti attraverso biografie e memorie personali dei “nocentini” – così venivano chiamati i bambini qui accolti – ospitati nella struttura.

Al piano terra trova spazio il percorso architettonico che racconta l’evoluzione dell’antico Spedale ricostruendo i successivi interventi di ristrutturazione dell’edificio e di come si sia evoluta anche la funzione dell’Istituto, adeguando gli spazi alle esigenze dell’accoglienza.

Al secondo piano, sopra il portico di facciata, c’è la Galleria che ospita le opere d’arte più preziose e il Coretto di preghiera delle balie. In totale sono circa ottanta le opere esposte tra cui quelle di Sandro Botticelli, Domenico Ghirlandaio, Bartolomeo di Giovanni, Piero di Cosimo, Neri di Bicci, Luca e Andrea della Robbia e Giovanni del Biondo.

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Si tratta perciò di un luogo dove era necessario intervenire con un progetto di illuminotecnica sapiente, in particolare nella Pinacoteca dove sono conservate opere così importanti. Tutta l’illuminazione è affidata a sorgenti LED, un cambiamento radicale rispetto al passato, quando i musei erano illuminati da lampade alogene, che garantivano una temperatura di calore cristallizzata attorno ai 3.000° Kelvin. Il passaggio ai LED abbassa i consumi dell’85%, inoltre le sorgenti hanno una vita di 50.000 ore contro le 2.000 delle alogene. Ma non solo: si ha una luce con un’elevata resa dei colori in tutti i toni di bianco e con un corretto utilizzo è possibile avere una visione più corretta delle opere.

Le componenti del progetto illuminotecnico sono state realizzate dalla Lumen di Sinalunga (Si). Per la stanza in cui è conservata l’Adorazione dei Magi del Ghirlandaio la luce è stata pensata per dare forza al cannocchiale percettivo che inquadra l’opera. Due le tonalità di bianco, miscelate morbidamente: parte da un gradiente più freddo nella parte superiore, dominata dall’azzurro del cielo rappresentato nell’opera, per poi scendere e scaldarsi. Gli espositori nella pinacoteca sono alleggeriti dalla luce diretta e indiretta che li stacca dalla parete, in modo da sembrare sospesi in un percorso che conduce al capolavoro.

Ogni opera è illuminata in maniera morbida e puntuale. I quadri più grandi sono illuminati con proiettori posti a sei metri d’altezza, dotati di ottiche performanti per calzare sulla sagoma delle opere e per evitare riflessi e abbagliamenti.

Tutti gli apparecchi sono pilotati da un evoluto sistema di gestione LITECOM con protocollo DALI che consente di modificare l’intensità luminosa e la temperatura di colore per ogni singolo soggetto.

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