Sostenibilità, consumi ridotti e un mix di illuminazione naturale e a led: sono gli ingredienti della struttura inaugurata alle porte del capoluogo. Con un obiettivo: rendere le consegne più rapide riducendo le emissioni a zero

È stata una porta da calcio per bambini, consegnata a un cliente di Cernusco di Naviglio il primo pacchetto uscito dal nuovo deposito di smistamento che Amazon ha inaugurato a Pioltello: una struttura di 8mila metri quadri che, nei piani del colosso dell’e-commerce, imprimerà un’ulteriore accelerazione alla velocità di consegna a Milano e hinterland.

I depositi di smistamento rappresentano infatti l’ “ultimo miglio” della catena di distribuzione: è da queste strutture che gli autisti ritirano gli ordini arrivati dai depositi principali per consegnarli ai clienti finali. Quello di Pioltello, si legge in una nota di Amazon, è un progetto incentrato sulla sostenibilità: “Il tetto e i rivestimenti sono stati realizzati con materiali di alta qualità e progettati per raggiungere livelli ottimali di isolamento termico ed efficienza energetica. Sul tetto saranno installati circa 800 mq di pannelli solari fotovoltaici per la produzione di 160 kWp di energia elettrica e il magazzino utilizzerà ampiamente l’illuminazione a Led. La presenza di numerose finestre e lucernari fornirà l’illuminazione naturale che, ove necessario, sarà bilanciata in modo uniforme con quella artificiale. Verranno inoltre realizzate aree verdi con alberi e piante autoctone, come previsto dal progetto condiviso e approvato dal Comune.”

Non mancano le colonnine per la ricarica elettrica dei veicoli elettrici, in previsione di una riconversione della flotta con mezzi di trasporto a impatto zero.

L’intero progetto, spiegano i responsabili, è infatti realizzato per aderire alle linee guide di The Climate Pledge, un’ambiziosa sfida con cui le aziende si impegnano a raggiungere l’obiettivo”zero emissioni di CO2″ entro il 2040: 10 anni prima di quanto stabilito dall’Accordo di Parigi. Amazon, cofondatrice di The Climate Pladge, è stata la prima azienda a firmare l’accordo.