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CI VEDIAMO A FERRARA?

27 Marzo 2017 - Lighting Project
CI VEDIAMO A FERRARA?

La struttura urbana di Ferrara ebbe il suo momento di maggiore svolta durante il IX secolo, quando dalla piccola area abitata di Voghenza, la popolazione si trasferì, a causa delle invasioni barbariche, nell’isola situata sul Po, creata  da due rami nel fiume quali il Volano e il Primaro. Quì nacque il Borgo San Giorgio che rappresentò  la prima area urbana di FERRARIOLA e dove venne spostata la sede Vescovile. In breve il centro abitato si spostò sulle sponde del Po dove si estendeva un vasto territorio sul quale fu edificata Ferrara mediovale. Lungo il tragitto cittadino del Po era presente la cosiddetta Via Delle Volte, presente ancora oggi e conosciuta con tale nome, mentre dalla Piazza Delle Erbe, l’attuale Piazza Trento e Trieste, partiva una via detta Dei Sabbioni, che collegava la città al Borgo San Giorgio. Ferrara va ricordata  quale la città che, alla corte estense, ospitò i maggiori poeti italiani del Quattrocento e Cinquecento: Matteo Maria Boiardo, Ludovico Ariosto ( è ancora visitabile la sua casa), Torquato Tasso, nonché pittori quali Andrea Montegna, Giovanni Bellini,Tiziano. E oggi Ferrara si RI-ACCENDE CON UNA NUOVA LUCE.

 

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Piazza Trento e Trieste è da otto secoli il cuore pulsante di Ferrara e anche ai giorni nostri  rappresenta  un luogo di ritrovo e aggregazione fra i più frequentati della città, soprattutto   dai giovani, durante la notte.

_DSC2091+La piazza ha indubbiamente un fascino particolare in quanto conserva quasi intatti i monumenti medioevali-rinascimentali simboli della città: la Cattedrale con il Campanile, il Palazzo Comunale, la Chiesa di San Romano, il rinnovato Palazzo della Ragione, la rinnovata Torre dell’orologio; tutti  monumenti che sono una meraviglia di giorno e che   durante  la notte, grazie all’illuminazione artificiale,  sfoggiano tutta la loro suggestione.

La cattedrale e il campanile  sono diventati ancora più belli da quando è stata  rinnovata l’illuminazione  che, oltre all’effetto scenografico, consente di apprezzare al meglio i bassorilievi e i volumi e delle arcate gotiche anche  di notte.

L’ intervento illuminotecnico fa parte del progetto di riqualificazione di Piazza Trento e Trieste deliberato dall’AMMINISTRAZIONE COMUNALE  con il nome “ sotto una nuova luce”. Il progetto prevedeva diverse distanze per cui si sono rese necessarie  tipologie di prodotti con innumerevoli ottiche, al fine di  valorizzare al meglio un  complesso architettonico  molto antico,  giunto sorprendentemente a noi nella sua integrità.

Infatti la  costruzione della cattedrale risale al XII sec. e la si attribuisce a Nicholaus (già architetto della Basilica di San Zeno a Verona e della Sacra di San Michele in Val di Susa)   presenta una architettura il cui stile si è evoluto nei secoli, avendo alla base  austeri caratteri romanici che sfumano nei caratteri gotici del registro superiore.  Il campanile, in  marmo rosae bianco, invece è di epoca rinascimentale e viene attribuito al grande architetto  Leon Battista Alberti.

Per illuminare l’intera cattedrale  i tecnici  hanno posizionato una staffa speciale per  il  proiettore  ELEVO in alto, sull’altro lato della piazza, ottenendo la proezione di fasci luminosi sia sulla facciata sia sulla  lunghissima parete sud della cattedrale e per non alterare i toni caldi delle pareti  della stessa, è sta scelta una temperatura di 3000k .

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La stupefacente facciata, in  stile romanico,  che è divisa in tre sezioni con logge, arcate, statue, rosoni,  finestroni, colonne e numerosissimi bassorilievi dalla  complessa iconografia, è dedicata a San Giorgio che si vede scolpito nella lunetta sopra il portale centrale, che è stato illuminato posizionando faretti BEGA così come sono stati usati faretti BEGA per ogni loggetta del bellissimo protiro sovrastante, con al centro la statua della Madonna con il Bambino.

Questa sorprendente cattedrale unisce il sacro al profano, in quanto,  prospiciente alla piazza Trento e Trieste,  vi è  un lungo porticato addossato alla parete  sotto al quale si aprono numerosi esercizi commerciali che costituisconono la Loggia dei Merciai fin dal  Medioevo.
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Il porticato è stato illuminato affondando un elemento BEGA nel pavimento in corrispondenza a ogni colonna del lungo portico.

La facciata sovrastante il porticato e molto complessa ed è decorata da due logge:  quella inferiore è un gioco ritmato di trifore incorniciate da un arco, che sono sono state illuminate con 22  proiettori ELEVO per mettere in risalto e dettagli architettonici; quella superiore è  composta da un lungo filare di colonnine scolpite in forme diverse e illuminate con 63 PAN da incasso.

Al termine della  lunga  parete sud  della basilica sorge il campanile in marmo bianco e rosa alto 45 metri, ultimato nella sua forma attuale nel 1493. Per l’ illuminazione della cella campanaria composta da una bifora per lato, sono stati installati 2 proiettori  ELEVO ogni bifora, mentre il resto della torre è stata illuminata con prodotti BEGA.

Piazza Trento e Trieste suscita ammirazione ed emozione nei turisti e nei cittadini che la vedono con la luce naturale, ma sicuramente interferisce ancora di più nello stato d’animo dei visitatori notturni, sopratutto di quei ragazzi che ne hanno fatto il loro punto d’incontro, creando quall’atmosfera aperta e vivace che fa battere il cuore antico della città.

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INFORMAZIONI SUL PROGETTO

Architetto: Angela Ghiglione, Comune di Ferrara

Progettista: Mary Per. Ind. Minotti

Fotografo: Claudia Marini

Istallatore: Tecnoelettra

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