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DeLightFuL DESIGN, LIGHT, FUTURE, LIVING

10 Aprile 2017 - Comunicazione visiva, Lighting Project
DeLightFuL  DESIGN, LIGHT, FUTURE, LIVING

DeLightFuL: Design, Light, Future, Living, quattro concetti chiave intorno ai quali si sviluppa la mostra evento firmata Ciarmoli – Queda che anima la 56a edizione del Salone del Mobile Milano, proponendo una visione inedita dell’abitare contemporaneo. DeLightFuL parte dall’assunto che lo spazio domestico contemporaneo è espressione di bisogni primordiali, autentici ed essenziali. Design e Luce ne sono i protagonisti. Simbiotici e complementari, dialogano in un continuum visivo nello spazio.

DeLightFuL è un percorso visivo ed emozionale nel vivere quotidiano. Conduce i visitatori attraverso un nuovo modo di vivere lo spazio domestico, fluido e trasversale, superando gli schemi consueti e le tradizionali suddivisioni.
Una successione di sale racconta le diverse suggestioni del design contemporaneo.

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L’ingresso alla mostra avviene attraverso uno stretto corridoio dalle pareti blu, un passaggio intimo e raccolto. Sulla parete sinistra, sopra a piccole mensole, tre specchi a forma di animale richiamano l’aspetto ludico, il collegamento alla natura.

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Punto focale dell’ingresso a DeLightFuL, al termine dello stretto corridoio, una sedia in bronzo bianco, archetipica ed essenziale, monumentale nella sua semplicità, disegnata per l’occasione a quattro mani dal grande architetto portoghese Álvaro Siza insieme a Ciarmoli Queda Studio.
Il percorso si sviluppa poi in spazi liberi, non predefiniti, con scenari inaspettati generati dalla reinvenzione delle regole dell’abitare.

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Si viene così introdotti nella prima sala, “Hall of Arts”, che ospita una serie di ambientazioni che mettono in dialogo l’interno e l’esterno, lo spazio pubblico e quello privato.

L’idea di ambienti che si compenetrano, mutandosi a vicenda, è sottolineata da dieci porte colorate e trasparenti, che rivelano, modificandone l’apparenza, una serie di oggetti, sedute e lampade, a loro volta di tanti diversi colori.
Nella seconda sala prosegue la riflessione sui diversi momenti della giornata, dalla mattina alla sera, e sulle diverse età della persona, con ambientazioni che partono dal risveglio del mattino al momento in cui si tornerà a letto, la sera.

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Particolare attenzione viene dedicata al ritrovarsi intorno a un tavolo, un gesto che si riscontra in tutte le culture: tre tavole e tre ambientazioni raccontano mondi diversi – Las Vegas, Shanghai ed Egeo – sottolineando differenze, stili e aspetti comuni, per suggerire un ideale comune denominatore che supera i confini di ogni tipo.

Un’ulteriore finestra sul contemporaneo viene aperta dalla presenza costante dell’arte e della fotografia, con scatti di Yoshie Nishikawa e Paolo Alberto Gatti, che completano il racconto di DeLightFuL.

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Si giunge così alla terza grande sala, dedicata al cinema. Tanti divani, tutti bianchi ma tutti differenti per forma e provenienza, sono collocati in un ambiente fluido che gioca tra trasparenza e sfumature. Definiscono gli spazi tende argentate e riflettenti, che rimandano giochi grafici disegnati da luci al neon.
Protagonista di quest’ultimo ambiente, il cortometraggio d’autore firmato da Matteo Garrone.

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