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EDITORIALE | ARABESCHI DI RAZIONALITÀ

30 Marzo 2020 - Editoriale
EDITORIALE | ARABESCHI DI RAZIONALITÀ

Mai come in questo tragico mese di marzo 2020 abbiamo avvertito il vuoto e il silenzio delle strade graffiato solo dalle sirene delle ambulanze. Da qualche automobile, il fruscio di  tram vuoti o con 2 passeggeri
Lo scenario, di notte, vive di illuminazione stradale, dal mattino presto un segnale di vita nasce all’apertura delle edicole.

Questo deserto globale ci fa scoprire il calore della nostra abitazione.

E l’elemento che ci porta valore e comunicazione è la LUCE.

Il soggiorno, lo studio, gli altri locali si svegliano dalla penombra e si accendono con la luce naturale, con lame di sole che ci fanno scoprire colori del divano cui non facevamo più caso.

E i libri, lì in alto, allineati in una libreria che non abbiamo più avuto tempo di sfogliare per l’ossessione della rapida consultazione che ci offre internet.

E nel silenzio delle ore, interrotto dai drammatici telegiornali e da gradevolissimi brani musicali tra il jazz e Bach, ecco che all’imbrunire si accendono le luci.

E le accendiamo tutte, in ogni stanza, in ogni angolo. Questa luce ci sveglia.

Viviamo finalmente quella luce diversificata ambiente per ambiente cui abbiamo prestato tanta attenzione e studio per installarla.

 

Dal caldo al medio al freddo, per l’aperitivo e per la TV, per il pranzo e per la cena, per la musica con gli amici ed oggi senza amici, per leggere quegli articoli che abbiamo individuati al mattino sui quotidiani .

E c’è poi la luce per la lettura prima di dormire.

La nostra abitazione ci accende, oggi, si riaccende di valori.

L’illuminazione manifesta il suo potere di comunicazione, esprime tutte le sfumature del suo linguaggio tecnologico. Ma non è solo la luce diretta o indiretta che parla. Sono le ombre, le penombre degli angoli che prendono vita.

La luce ci porta informazioni, ci porta sapere, ci fa uscire dal buio e così scopriamo che la luce è intelligente.

Da pochi anni si parla di HUMAN CENTRIC LIGHTING, ovvero di quei principi che tengono conto degli effetti fisiologici, emotivi ed estetici della luce sulle persone. Sì, perché fino a qualche anno fa la nostra attenzione era rivolta soprattutto alla luce architetturale  ( spazi pubblici, monumenti, grattacieli)  mentre di illuminazione domestica si parlava e ci si riferiva soprattutto al design dell’apparecchio.

Oggi, in un momento storico di crisi, in cui siano costretti a restare in casa, dividendo spazi anche ristretti, l’illuminazione domestica viene ad assumere un nuovo fascino che ci fa scoprire la luce al di là della pura illuminazione.

Oggi declinare la luce negli spazi è fondamentale. La tecnologia LED ci permette di  ottenere risultati meravigliosi riproducendo gli effetti delle vecchie lampadine alogene che ci riportano al passato di qualche anno ma con notevole risparmio energetico.

Oggi dobbiamo considerare la luce come un elemento naturale come l’aria pulita, un buona acqua da bere: la luce giusta ci può aiutare a vivere meglio questo lungo periodo di isolamento.

Immagini: archivio LIGHT SIGN

 

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