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EMOZIONI DI LUCE PER LA CROCE DI RAFFAELLO

1 Marzo 2022 - Lighting Project, Arte e cultura

Un sapiente intervento espositivo dà nuova vita e visione alla Croce Processionale di Raffaello Sanzio, un’opera del 1500 circa che oggi è possibile ammirare e rende omaggio alle prestigiose sale del Museo Poldi Pezzoli di Milano.

La croce processionale di Raffaello Sanzio (1500 circa) torna ad essere esposta in una nuova teca nella sala Visconti Venosta del Museo Poldi Pezzoli di Milano. La nuova teca, progettata dagli architetti Luca Rolla e Alberto Bertini, in collaborazione con la direzione scientifica del Museo e della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per la città metropolitana di Milano, presenta la croce su una porzione d’asta, rimandando alla sua originaria funzione processionale.

Lo spessore ridotto della teca permette al visitatore di avvicinarsi all’opera per ammirare i dettagli della pittura del grande maestro urbinate.

L’illuminazione, curata dall’architetto Marco Miglioli, è a led ed è integrata nella vetrina. Inserita nell’ambiente climatizzato del Museo, la vetrina permette un ulteriore controllo del microclima interno grazie a uno stabilizzatore passivo di umidità situato nella base.

La collocazione della nuova teca, decentrata rispetto allo spazio della sala, permette di coglierne la presenza già dal Salone Dorato e di fare dialogare l’opera di Raffaello con altri pezzi iconici del Museo.

La realizzazione, curata da Bagatti Bronzisti, è avvenuta con il sostegno di Fondazione Accademia Carrara di Bergamo e Fondazione Torino Musei.

LE SALE DELL’ALA FRANZINI
La presentazione al pubblico della nuova teca per la croce di Raffaello può essere l’occasione per visitare l’adiacente Ala Franzini: questa, di recente realizzazione, è stata completamente rinnovata grazie al nuovo colore delle pareti

Le sale dell’Ala Franzini ospitano una serie di collezioni che vengono esposte a rotazione oppure esposizioni temporanee. La maggiore adattabilità a situazioni in continuo divenire conferisce a questi spazi un aspetto riconoscibile rispetto al resto del Museo. D’altra parte ognuno degli ambienti del Poldi Pezzoli è connotato da una propria identità che deriva sia dalle differenti epoche di realizzazione che dai diversi progettisti, da Giuseppe Bertini per lo Studiolo Dantesco (1853/56) ad Arnaldo Pomodoro per la Sala d’Armi (2000), fino agli interventi più recenti.

i corpi illuminanti, immaginati dallo Studio Ferrara Palladino Lightscape come dei lampadari a bracci, costituiscono l’elemento di continuità fra i diversi spazi della Casa Museo.

L’enfilade che collega il Salone Dorato  ai nuovi ambienti si conclude con la Galleria dei Ritratti dalla quale è possibile apprezzare una suggestiva vista sul giardino del Palazzo Poldi Pezzoli.

Queste sale, progettate dagli architetti Luca Rolla e Alberto Bertini e realizzate grazie alla generosità di Mario e Carmen Franzini, hanno rappresentato un cambiamento epocale per il Museo consentendone l’ampliamento a lungo atteso.

 

DATI DI PROGETTOprogetto: Luca Rolla e Alberto Bertini

con: Damiano Finetti e Andrea Tregnago

luci: Ferrara Palladino Lightscape

Marco Miglioli

foto: Andrea Ceriani

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