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IL GRANDE ’68

4 Marzo 2019 - Comunicazione visiva, Altro
IL GRANDE ’68

Una storia della nascita del 1968, tra Milano e il mondo. Una narrazione attraverso le diverse forme di comunicazione elaborate in anni di grande fervore creativo. Un racconto per immagini che ci restituisce in presa diretta il clima di quegli anni.

 

Dopo il grande successo della prima tappa espositiva a BASE (2—22 ottobre 2018) torna a Milano la mostra “Un grande numero. Segni, immagini, parole del 1968 a Milano”.

Una narrazione del 1968 attraverso le forme di comunicazione utilizzate dai movimenti, in anni di intensa mobilitazione giovanile, per rappresentarsi, scuotere l’opinione pubblica e affermarsi nella scena mediatica: è questo il tema al centro della mostra, a cura di Fondazione ISEC, in programma dal 13 febbraio al 22 marzo 2019 negli spazi di Casa dell’Energia e dell’Ambiente di piazza Po 3, Milano..

Promossa da Fondazione ISEC e Fondazione AEM – Gruppo A2A, l’esposizione è realizzata in collaborazione con Università Iuav di Venezia e BASE Milano, con il sostegno di Comieco e con il contributo di Fondazione Cariplo e Regione Lombardia.

Il percorso espositivo si apre con una panoramica sui principali snodi di un Movimento che nella sua portata ed estensione fu globale (San Francisco, New York, Parigi, Berlino, Praga, Tokio eccetera), qui illustrata da documenti originali e in larga misura inediti. Si focalizza poi sul contesto milanese recuperando segni, immagini e parole, che danno conto della varietà di temi e componenti di un Movimento estremamente vario e plurale.

La narrazione si snoda attraverso i giornali scolastici – come ad esempio «La Zanzara» del liceo Parini – che anticipano motivi e sensibilità che troveranno modo di esprimersi compiutamente nel 1968, i volantini e i fogli volanti – forme di comunicazione povera replicate grazie al ciclostile – i dazebao, i manifesti, le scritte murali, gli slogan, i cartelli – forme di comunicazione dirette, immediate, giocate sul tempo breve, fondamentali per organizzare le manifestazioni del Movimento.

 

Si parte quindi dalla velocità ed essenzialità del segno per concentrarsi sui contenuti, e arrivare progressivamente a dare sempre più spazio all’immagine e ai colori, recependo stimoli e influenze dall’underground e dalla controcultura. Un 1968 di carta e di carte, accostato a filmati, registrazioni video e fotografie che intendono raccontare anche la realtà delle assemblee, specchio della dimensione parlata e corale di quegli anni.

Il progetto e la ricerca della mostra sono a cura di Giorgio Bigatti, Sara Zanisi e Fondazione ISEC, in collaborazione con Bruno Cartosio e Uliano Lucas, con contributi di Tatiana Agliani, Nicola Del Corno, Giorgio De Vecchi, Monica Di Barbora, Paola Fortuna, Raimonda Riccini. L’allestimento è stato affidato alla creatività di giovani designer dell’Università Iuav di Venezia, guidati da Paola Fortuna, a cui è stato chiesto di realizzare un progetto grafico e un percorso espositivo appositamente ideati per restituire al meglio la complessità, l’espressività, le contraddizioni e le tensioni di quel momento storico.

Obiettivo della mostra è quello di andare oltre il cumulo di pregiudizi positivi o negativi stratificati in questi cinquant’anni sul momento ‘68. Un racconto storico e non una tesi celebrativa o denigratoria, con l’intento di offrire nuovi spunti di riflessione e di lettura del 1968.

  

IMMAGINI. FONTI: MOSTRA E REPERTORIO

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