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IL LOGO E’ IL COGNOME DELLE MERCI E DEI SERVIZI

15 Febbraio 2016 - Comunicazione visiva
IL LOGO E’ IL COGNOME DELLE MERCI E DEI SERVIZI

Tutto cominciò con un graffio sulla roccia, poi con un punzone sui mattoni babilonesi, il sigillo di Salomone, quello di ceralacca, il marchio infuocato sul bestiame, segni araldici, il timbro postale ed ecco che quel segno nel tempo si è evoluto fino a diventare il MARCHIO, il LOGO che da millenni va distinguendo e personalizzando prodotti, ogni tipo di merce e di servizi.
Il MARCHIO è andato così avanti nella identificazione dei prodotti che siamo arrivati ormai a conoscere prima il logo e poi il prodotto.
La M di MacDonald fa assaggiare tutti gli hamburger, la mela morsicata di Apple è una leggenda anche senza prodotto, e Nike? Il Marchio – Logo è un segno mai spontaneo: si costruisce, si disegna, si colora e si  rinnova. Ed ecco il re-branding quando il marchio logo vuole rinnovarsi non solo nella sua veste grafica, ma vuole aprire un discorso nuovo verso consumatori e utenti, vuol ridare nuova vita a rapporti anch già esistenti.

Cambiare faccia, insomma cambiare abito e scenario. TIM da gennaio 2016 ha imboccato questa nuova strada, vuole essere proteiforme e nell’era digitale non potrebbe essere altrimenti.

2016: NASCE IL NUOVO LOGO TIM
Ideato in collaborazione con Interbrand, il marchio è caratterizzato da una icona rossa che rappresenta una T e dal wordmark bianco su fondo blu. Il lettering progettato è un carattere Sans Serif, preciso e chiaro, con un tocco di calore e umanità.

LIGHT SIGN TIM 2

A seguire questa nuova  strada troveremo il marchio sempre più luminoso moltiplicato in migliaia di insegne che andranno a sostituire quelle esistenti. E considerando i budget (sussurrati) messi a disposizione, dal punto di vista luminoso, le imprese che si occupano di realizzazione e installazione di insegne si stanno trovando il marchio TIM su un piatto d’argento molto invitante. E’ la T di Tim che da oggi caratterizzerà tutte le offerte del gruppo: il nome Telecom Italia resta e verrà utilizzato solo da un punto di vista societario.

Marco Patuano, l’amministratore delegato, ha parlato di «un’operazione di sintesi che riflette un fenomeno concreto: la convergenza fisso-mobile abilitata da Internet, dai nuovi device, dalla tecnologia e dalle piattaforme digitali. Saremo il meglio di Tim e di Telecom Italia».
In questo futuro Telecom intende entrare attraverso le porte di una nuova e prestigiosa sede, con un nuovo quartier generale sinonimo di «better life e smart working per qualcosa come 5mila persone». L’occasione è stata colta anche per cambiare il marchio. «Un marchio – ha spiegato Patuano – che è qualcosa che non va considerato solo nella sua iconicità.. Si va oltre. È un cambiamento che dovrebbe essere significativo per tutto il Paese».
Un’operazione di “sintesi”, insomma. L’arrivo del nuovo logo coincide con il trasloco del quartier generale di Roma dal vecchio edificio di Corso d’Italia alle Torri dell’Eur progettate negli anni ’50 da Cesare Ligini e che, dopo aver ospitato per decenni il ministero delle Finanze, giacevano ormai in stato di abbandono. Grazie a un’operazione complessiva da 400 milioni di euro (che comprende cantieri in dieci città), Telecom ha deciso di ristrutturare tutto e di spostare in questo grande complesso architettonico a bassissimo impatto ambientale, che sarà pronto tra fine 2016 e inizio 2017, circa 5mila dipendenti.

Si tratta di un importante progetto di risanamento del complesso edilizio che restituirà alla capitale un tassello fondamentale della sua storia e del suo tessuto urbano, la cui architettura diventerà, per il periodo di cantiere, l’inedito supporto per un’installazione artistica ideata da Matteo Cibic, a cura di Caroline Corbetta.tim nuova sede

L’headquarter TIM, progettato dallo studio di architettura UNO-A che si è aggiudicato un bando rivolto ad architetti italiani under 40, adotterà i più avanzati principi di sostenibilità ambientale e di efficienza energetica, nel rispetto di quanto indicato nelle nuove linee guida predisposte dal Gruppo Telecom Italia. Rappresenterà uno dei complessi edilizi più all’avanguardia dal punto di vista architettonico e bioclimatico in Italia, realizzato secondo le tendenze più attuali dello smart working per garantire flessibilità organizzativa e qualità degli ambienti di lavoro.

DATI DI PROGETTO

Capogruppo e progetto architettonico: UNO – A Architetti Associati :
Luca Piraino, Chiara Tardini, Ombra Bruno

Progetto architettonico: Architetto Sonia Calzoni
Progetto architettonico: Bruno Egger Mazzoleni architetti associati –
Ombra Bruno, Christiane Egger, Paolo Mazzoleni
Progetto bioclimatico: Architetto Paolo Bodega
Progettazione sostenibile e simulazioni: Prof. Arch. Emanuele Naboni
Progetto strutturale: Studio Iorio S.r.l. – Francesco Iorio
Rendering: Orwell S.r.l., TaDa Lab
Maquette: B22, Studio KU+

(immagini: ufficio stampa TIM)

 

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