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IL VINO INCONTRA L’ARCHITETTURA

16 Novembre 2016 - Lighting Project
IL VINO INCONTRA L’ARCHITETTURA

Zumtobel festeggia con la cantina Antinori l’architettura dello studio Archea Associati. La straordinaria unicità della costruzione fisica e concettuale dell’opera dello Studio Archea Associati è incentrata sul legame profondo e radicato  con la terra, una relazione che ha portato alla creazione di una struttura  architettonica che si nasconde nel contesto collinare e si confonde in essa.

 

In occasione della  mostra nella Triennale di Milano dedicata al Premio Biennale MIES VAN DER ROHE 2015,  tra i 40 progetti selezionati dalla Giuria e tutti esposti, nella rosa dei cinque finalisti selezionati, abbiamo ritrovato il progetto della Cantina  Antinori in Bargino San Casciano Val di Pesa, a metà strada Firenze e Siena, realizzato dallo studio di architetti ARCHEA Associati.

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Per la cronaca, la giuria internazionale ha scelto come opera vincente la FILARMONICA di  STETTINO in Polonia progettata dallo Studio Barozzi /Veiga, cui porgiamo i nostri più vivi complimenti.

Ma il plauso va allo Studio ARCHEA che, con la realizzazione del progetto della Cantina Antinori,  ha utilizzato il sistema di illuminazione ZUMTOBEL.

 INNESTI DI LUCE

L’opera è integrata nel paesaggio agreste. Il complesso è dissimulato attraverso la realizzazione di una copertura che definisce la nascita di un nuovo piano di campagna coltivato a vigneto e disegnato,  lungo le curve di livello, da due tagli orizzontali che permettono l’ingresso della luce e l’inquadratura del paesaggio attraverso la definizione di un diorama che lo rappresenta e lo descrive.

Lavoro_10081L’orizzontalità della struttura, che ha assunto negli anni una dimensione iconica non solo nel paesaggio collinare toscano, ha richiesto uno studio profondo dell’ illuminazione per permettere la realizzazione del difficile mix tra la luce diurna di alcune  aree con quella delle aree interrate e ottenere quindi, una gradevole vivibilità e leggibilità anche nelle ore notturne.

Zumtobel è stata l’azienda che lo Studio ARCHEA  Associati ha scelto per tutta la fornitura illuminotecnica, oltre alla qualità  e al design dei prodotti, soprattutto per la capacità della gestione completa della luce.

I sistemi utilizzati sono stati molteplici, tutti in funzione di un’illuminazione abbinata alla luce naturale considerando le grandi superfici vetrate dell’edificio. Un ulteriore vantaggio degli apparati forniti è stata l’installazione di apparecchi dimmerabili per poterli utilizzare in abbinamento di un sistema di controllo della luce, permettendo la migliore gestione della luce naturale e  dell’illuminazione degli scenari per presentazioni, eventi, incontri. Relativamente al cuore della Cantina, le aree di conservazione dei prodotti, sono stati installati apparecchi  di puro design della stessa dimensione del modulo di terracotta delle vaste volte.

Lo Studio ARCHEA  Associati, con la realizzazione del progetto Cantina Antinori, nel 2011 ha ricevuto il premio “Architettura” dell’USAWARD 2011 per la capacità di trasformare in punto di forza la morfologia  del paesaggio collinare – vinicolo  del Chianti che diventa spunto di equilibrio armonico con la natura.Lavoro_10084

NATURA E DATI DEL PREMIO  MIES VAN DER ROHE 2015

Il Premio, nato per un’iniziativa congiunta della Commissione Europea e della Fundació Mies van der Rohe, riconosce l’eccellenza architettonica e valorizza l’importante contributo dei professionisti europei allo sviluppo di nuove idee e tecnologie, offrendo sia agli individui che alle istituzioni pubbliche l’opportunità di comprendere meglio il ruolo culturale svolto dall’architettura nella costruzione delle nostre città. Il Premio mira inoltre a supportare i giovani professionisti all’inizio della propria carriera.
Ad ogni edizione biennale, le opere nominate, che devono essere state completate nei due anni precedenti, sono selezionate da un gruppo di esperti indipendenti, membri dell’Architects’ Council of Europe (ACE) e da altre associazioni nazionali di architetti.
Per ogni edizione la Giuria seleziona due opere: a una è destinato il Premio e all’altra la Menzione Speciale; entrambi i riconoscimenti premiano le qualità concettuali, tecniche e costruttive dell’opera.
La Giuria ha inoltre selzionato 40 progetti che verranno presentati nella mostra e nel catalogo realizzati in occasione dell’evento.

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Nell’ambito del Premio 2015, sono state nominate in totale 420 opere, tra le quali la giuria, al primo incontro a Barcellona, ha selezionato le cinque finaliste, che sono elencate di seguito:

Filarmonica di Stettino, Stettino, Polonia: Barozzi / Veiga (Alberto Veiga e Fabrizio Barozzi).
Museo d’Arte di Ravensburg, Ravensburg, Germania: Lederer Ragnarsdóttir Oei (Arno Lederer , Jórunn Ragnarsdóttir , Marc Oei e Katja Pütter).
Museo Marittimo Danese, Helsingør, Danimarca: BIG – Bjarke Ingels Group (Bjarke Ingels e David Zahle).
Cantina Antinori, Bargino, San Casciano Val di Pesa, Firenze, Italia: Archea Associati (Giovanni Polazzi, Laura Andreini, Marco Casamonti e Silvia Fabi).
Saw Swee Hock Student Centre – LSE, Londra: O’Donnell + Tuomey (Sheila O’Donnell, John Tuomey e Willie Carey).

La giuria ha scelto come opera vincitrice la Filarmonica di Stettino, progettata dallo studio Barozzi/Veiga.

La giuria, composta da Cino Zucchi, (Presidente della giuria), Margarita Jover, Lene Tranberg, Peter L. Wilson, Li Xiangning, Tony Chapman, Hansjörg Mölk, Giovanna Carnevali e Ivan Blasi, ha inoltre assegnato la Menzione speciale per il migliore architetto emergente a Jonathan Arnabat, Jordi Ayala-Bril, Aitor Fuentes, Igor Urdampilleta dello studio ARQUITECTURA-G, per il progetto Casa Luz, a Cillero, Spagna.

Questa mostra alla Triennale di Milano è composta di 40 opere ed è aperta al pubblico dal 4 novembre 2016 all’8 gennaio 2017.

Sono esposti: l’opera del  vincitore del Premio, il progetto a cui è stata assegnata la Menzione Speciale per il migliore architetto emergente, le opere dei 4 finalisti per le opere selezionate dalla Giuria. La mostra è illustrata da pannelli con materiali fotografici e iconografici associati a modelli appositamente realizzati dai rispettivi autori.

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