La LUCE ha una grande influenza sulla scena architettonica, scenografica e altro per migliorare il benessere materiale e psicologico di ogni tipo di fruitore, utente. E la tecnologia, con i suoi tentacoli seduce e condiziona la creatività di qualsiasi progettista. Il LIGHTING DESIGNER è il professionista con una funzione primaria sulla scena creativa e intellettuale del progetto e la sua specializzazione è di armonizzare con la luce ambiente, spazio, architettura molte volte con inedite soluzioni.
COS’È LA CARTA DELLA LUCE?
La carta della luce è un documento in 5 punti il cui scopo è quello di ribadire l’importanza e il rispetto dei ruoli dei principali attori del sistema luce.
Si tratta di un primo documento, un gentleman agreement fra produttori e lighting designers indipendenti. Il documento, partendo dal presupposto che per fare crescere il settore è necessario lavorare sulla qualità dei servizi e dei prodotti, stabilisce e riafferma il ruolo specifico e diverso dei principali attori.
Il progetto è per sua natura di competenza del lighting designer indipendente che, proprio in quanto libero professionista, si adopera per trovare la migliore soluzione per la propria committenza. (l’azienda, così come il distributore, viceversa, quando elabora una “verifica”, è spinto da fini commerciali legate alla propria produzione e allo stock).
Per difendere e far crescere il settore è necessario dare valore e rispetto ad ogni attore. Sarà responsabilità dei lighting designers difendere prodotti di qualità prescritti nei loro progetti e delle aziende/distributori quello di avvalersi dei lighting designers indipendenti quando la committenza richiede un progetto.
Su questa, possiamo definire, piattaforma c’è stato un incontro e una presentazione in cui si è proposto e dibattuto partendo dal ruolo della luce non quale segno identificativo ed elemento referenziale dell’architettura e del progettista, ma quale elemento di tramite nella relazione tra progetto e ambiente circostante che permette, soprattutto, di accrescere e sviluppare intessere e interazioni diverse tra l’ambiente e la capacità di interpretarlo.
ANVERSA 2018 ILLUMINAZIONE DELLA CATTEDRALE
La luce non si limita all’identificazione del progetto e alla declinazione del suo linguaggio, ma va interpretata quale motore primo pur utilizzando strumenti tecnologici. Il lighting designer si deve porre l’obiettivo, con la sua proposta, di risincronizzarsi, in modo coerente, con la creatività del progettista e misurarsi con le condizioni naturali dell’ambiente siano esse esterne o interne, culturali, commerciali, aree pubbliche.
All’incontro, che si è tenuto il 3 giugno 2020 presso la sede APIL di Milano, hanno partecipato Susanna Antico, Cinzia Ferrara e Paola Urbano di APIL, Andrea Nava CEO di ERCO e Giovanni Bonazzi CEO di 3F Filippi S.p.A. | Targetti Sankey S.p.A.
Ha moderato l’evento la giornalista Giulia Dusio.
I 5 PUNTI DELLA “CARTA DELLA LUCE “
Art. 1
È obiettivo di tutto il settore dell’illuminazione elevare la conoscenza dell’uso della luce, naturale e artificiale, in architettura, negli spazi interni ed esterni e nel paesaggio, quale elemento essenziale della relazione tra l’uomo e l’ambiente.
Art. 2
La realizzazione di una buona illuminazione, in qualsiasi contesto, si raggiunge attraverso prodotti, progetti e servizi di qualità.
Art. 3
La promozione della cultura della luce richiede una elevata qualità dei prodotti, derivata da una continua ricerca delle aziende nelle tecnologie e nei materiali, e dei progetti elaborati con professionalità dai progettisti della luce.
Art. 4
In quest’ottica le aziende e i progettisti si impegnano a riconoscere il ruolo professionale e specifico di ciascuna parte, moltiplicando in tal modo le opportunità di crescita di tutto il settore ed evidenziandone la pubblica utilità.
Art. 5
L’alleanza del settore, così concepita, potrà esprimersi attraverso la promozione della Norma UNI 11630 sull’obbligatorietà del progetto illuminotecnico (Criteri per la stesura del progetto illuminotecnico) e di iniziative volte alla più ampia diffusione della cultura della luce in ambito privato e pubblico.
FOTO: ARCHIVIO LIGHT SIGN
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