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LE GALLERIE D’ITALIA: IL PERCORSO DELLE MERAVIGLIE TRA TORINO E NAPOLI

1 Giugno 2022 - Lighting Project, Architettura, Arte e cultura
LE GALLERIE D’ITALIA: IL PERCORSO DELLE MERAVIGLIE TRA TORINO E NAPOLI

Hanno aperto in maggio 2022 a Torino e a Napoli le due nuove sedi del polo museale delle Gallerie d’Italia, in edifici storici della Banca Intesa SanPaolo ristrutturati secondo il progetto architettonico di Michele De Lucchi – AMDL Circle.

 

TORINO
Il 17 maggio 2022 a Torino in Piazza San Carlo a Palazzo Turinetti, sede legale e storica di Intesa Sanpaolo, la Banca ha aperto al pubblico il suo quarto museo, diecimila metri di percorso espositivo su cinque piani, di cui tre ipogei.

Il progetto architettonico trasforma gli spazi di Palazzo Turinetti, in un luogo unico dove fotografia e video arte documenteranno e conserveranno immagini, avvenimenti, riflessioni e promuoveranno i temi legati all’evoluzione della sostenibilità ESG (Environmental, Social, Governance).

Il museo realizzerà mostre temporanee originali commissionate da Intesa Sanpaolo ai più importanti fotografi internazionali e numerose altre attività tra cui didattica per le scuole, ricerca e digitalizzazione, iniziative per l’inclusione sociale.

La ristrutturazione ha impegnato centoquaranta operai per quindici mesi, e si è sviluppato su una profondità di dieci metri. L’intuizione di Michele De Lucchi (cui è stata affidata anche la nuova sede di Napoli, che triplica così la sua ampiezza) è stata infatti quella di utilizzare tutti gli spazi sotterranei, realizzandone ex novo anche in quelli che un tempo erano i caveau della banca, e creare una grande scala d’accesso all’interno dell’ampio cortile, per lasciare intatte le parti del palazzo normalmente visibili.

Il progetto e l’installazione illuminotecnica di tutte le aree sono state curate dallo studio milanese FERRARA PALLADINO LIGHTSHAPE in stretta collaborazione con l’architetto De Lucchi e la sua AMDL CIRCLE.

PORTE APERTE ALLA CREATIVITÀ
Mentre al piano terra il pubblico trova un chiostro su cui affacciano una libreria, un caffè/bistrot e un ristorante, il piano nobile, occupato un tempo da uffici e stanze di rappresentanza, ospita la Sala dei Capolavori dedicata all’Oratorio di San Paolo e al Barocco piemontese. Le grandi mostre fotografiche e multimediali animano i tre piani ipogei.

Al primo piano sotterraneo sono a disposizione aule didattiche modulari (che, mediante una grande vetrata, benefiano di una vista diretta sulla mostra sottostante), al secondo si trova uno spazio di comunicazione e interazione destinato all’accoglienza, che tramite la biglietteria, apre ai percorsi espositivi veri e propri, e che costituisce  un punto di snodo attorno al quale sembra muoversi tutto il museo: la Sala dei 300 (dove si tenevano le assemblee dei soci) e la Sala Voltata (che fungeva da “pensatoio”), che sono protagoniste dell’inaugurazione con una personale di Paolo Pellegrin.

Le Gallerie d’Italia di Torino ospitano l’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo – con circa 7 milioni di scatti realizzati dagli anni Trenta agli anni Novanta da una delle principali agenzie di fotogiornalismo italiane – e una selezione di opere dalle collezioni di proprietà della Banca tra cui il ciclo pittorico dell’antico Oratorio della Compagnia di San Paolo.

L’Archivio Publifoto, è posizionato al terzo piano sotterraneo con una vetrata che dà modo ai visitatori di osservare gli archivisti e le archiviste all’opera e un pannello touchscreen di grande dimensione dove si potranno consultare le immagini digitalizzate dell’Archivio, reso così accessibile alla fruizione collettiva. In questo piano è stato installato uno dei maggiori elementi caratterizzanti delle Gallerie torinesi: una sala multimediale (40 x 14 m), vero gioiello di tecnologia e di innovazione, che vede la presenza di 17 proiettori 4K in grado di offrire al visitatore la sensazione di essere letteralmente “immerso” nelle immagini e nei video.

La Direzione del museo torinese è affidata a Michele Coppola, Executive Director Arte Cultura e Beni Storici e Direttore delle Gallerie d’Italia, affiancato dal vicedirettore Antonio Carloni, già direttore del Festival internazionale Cortona On The Move.

L’apertura degli spazi espositivi ha dato il via alla mostra “La fragile meraviglia. Un viaggio nella natura che cambia” di Paolo Pellegrin, un reportage fotografico d’autore dedicato al tema del cambiamento climatico con la curatela di Walter Guadagnini e il contributo di Mario Calabresi. Il lavoro rappresenta una committenza originale che ha visto impegnato il fotografo in Paesi come Namibia, Islanda, Costa Rica, Italia per fornire una personale lettura per immagini del rapporto tra l’uomo e il suo ambiente naturale, tema cruciale della contemporaneità. La riflessione per immagini di Pellegrin dialogherà con la mostra “Dalla guerra alla luna. 1945-1969”, una selezione di immagini storiche dell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo a cura di Giovanna Calvenzi e Aldo Grasso che documenta il miracolo economico fino alla più grande conquista dell’uomo moderno, lo sbarco sulla luna.

NAPOLI
Sabato 21 maggio 2022 a Napoli è stata aperta al pubblico la nuova sede delle Gallerie d’Italia nella monumentale sede storica dell’ex Banco di Napoli progettata dall’architetto Marcello Piacentini in via Toledo 177. Le Gallerie d’Italia di Napoli triplicano gli spazi attuali di Palazzo Zevallos Stigliano, portandoli a diecimila metri quadri. Si tratta di un intervento architettonico di grande impatto che attualizza l’edificio senza snaturarne il pregio storico. L’ampiezza degli spazi pone le Gallerie napoletane al pari di grandi musei nazionali e i criteri museologici e museografici adottati si allineano ai più innovativi e riconosciuti standard museali internazionali.

L’anima e tutto il progetto di questa nuova meraviglia museale è stata curata da Michele De Lucchi con la sua AMDL CIRCLE e anche l’illuminazione è stata progettata e curata dallo studio FERRARA PALLADINO LIGHTSHAPE.

Le opere della collezione permanente sono distribuite lungo tre itinerari tematici. Al primo piano, nella sezione del museo curata da Fernando Mazzocca, è presente una selezione di dipinti e sculture principalmente di ambito napoletano e meridionale, del periodo che va dagli inizi del XVII ai primi decenni del XX secolo, a partire dal capolavoro delle collezioni, il Martirio di sant’Orsola di Caravaggio. Spiccano fra gli altri i nomi di Artemisia Gentileschi, Battistello Caracciolo, Gerrit van Honthorst, Luca Giordano, Gaspar van Wittel, Anton Smink Pitloo, Giacinto Gigante, Domenico Morelli. La raccolta di disegni e sculture di Vincenzo Gemito forma uno dei nuclei più importanti del grande autore, documentando efficacemente la sua straordinaria parabola artistica.

Al secondo piano ci possiamo inoltrare negli itinerari dedicati alle ceramiche attiche e magnogreche e alle opere dalle collezioni di arte moderna e contemporanea.

Il primo percorso, curato da Fabrizio Paolucci, presenta per la prima volta al pubblico nella sua interezza la storica Collezione Caputi appartenente a Intesa Sanpaolo, formata da oltre 500 vasi e altri reperti realizzati ad Atene, in Apulia e in Lucania tra il V e il III secolo a.C., tutti provenienti da Ruvo di Puglia, centro nella provincia di Bari che rivestì un ruolo politico, economico e culturale molto rilevante in Magna Grecia. Singoli preziosi pezzi sono esposti in dialogo con alcuni importanti reperti (sculture, bassorilievi, pitture murali, oggetti tratti da corredi funerari) provenienti dalle raccolte del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, a sottolineare la forte sinergia già da tempo in essere con il museo napoletano.

Un’infilata di sale che affacciano su via Toledo ospita, sullo stesso piano, una selezione di opere dalla collezione d’arte del XX e XXI secolo di Intesa Sanpaolo, curata da Luca Massimo Barbero, che costituisce un suggestivo percorso attraverso accostamenti cronologici che dal dopoguerra giungono fino al contemporaneo, tema presente e costante nel rapporto della città con l’arte più attuale. Sono presenti opere di Lucio Fontana, Alberto Burri, Piero Manzoni, Enrico Castellani, Mario Schifano, Giulio Paolini, Alighiero Boetti, Michelangelo Pistoletto, Giosetta Fioroni, Carol Rama, Afro, Emilio Vedova, Gerhard Richter, Jannis Kounellis, Sol LeWitt.

La Direzione del museo napoletano rimane affidata a Michele Coppola, Executive Director Arte Cultura e Beni Storici e Direttore delle Gallerie d’Italia, affiancato dal vicedirettore Antonio Ernesto Denunzio.

La prima esposizione temporanea ospitata nella nuova sede è la mostra conclusiva della XIX edizione di Restituzioni, il programma biennale di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio artistico nazionale che Intesa Sanpaolo conduce da oltre trent’anni in collaborazione con il Ministero della Cultura.

IMMAGINI: UFFICIO STAMPA GALLERIE D’ITALIA e  AMDL CIRCLE, foto di Andrea Cappello, Roberto Della Noce, Andrea Guermani

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