Il ristorante dev’essere un luogo in grado di far vivere pienamente il sogno dei sapori senza pensare ai proccessi creativi o alle tecniche che pur ne sono il fondamento.
Siamo a Brera, nel cuore del centro storico e artistico di Milano, nella celebre via pedonale Fiori Chiari, tra negozi di design, boutique di moda e concept stores. Da pochi mesi, in questa suggestiva cornice, ha aperto il ristorante giapponese Sushi B, voluto e realizzato da una committenza che ha scelto Milano per proporre un progetto di ristorazione di qualità unito ad una ricerca estetica e di design: come partner per la gestione ed il controllo della luce è stata scelta Helvar.
Il concept architettonico
Il progetto architettonico di Sushi B che ha visto la collaborazione tra gli architetti Yukio Ishiyama e Nobuhiko Shimada per Studio Garde Italy e gli architetti Stefano Corò e Nicola Pellizzaro per Merotto Milan,i ha individuato ambienti separati che potessero incontrare, su richiesta della committenza, le esigenze dell’ospitalità e della cucina giapponese.
Il ristorante infatti è diviso in tre zone: il dehors all’esterno funge da palcoscenico naturale all’aperto, uno spazio original caratterizzato da una parete verde verticale lunga più di dodici metri e dal banco bar realizzato in conci sovrapposti di Biancone di Asiago. Entrando nel locale al piano rialzato si trova la zona per la cottura teppanyaki, ovvero la cottura alla piastra, e come da usanza nipponica una saletta privè intima ed elegante. Scendendo una scalinata si arriva infine al piano interrato, dove domina il banco sushi, un piano in cipresso lungo più di sei metri, intorno al quale è possibile sedersi ed essere serviti di fronte ai cuochi che cucinano.
L’intero progetto è definito dall’utilizzo di materiali e non da finiture, per dare una sensazione quanto più possibile naturale ed essenziale. La gamma cromatica del locale è declinata su toni neutri e allo stesso tempo intensi, come il grigio, il nero e varie tonalità di beige e marroni.
Il sistema di gestione della luce di Helvar
I tre diversi ambienti del ristorante sono gestiti da un unico sistema centralizzato che fa capo a 4 router Helvar – un DIGIDIM ROUTER 910 e tre DIGIDIM ROUTER 905 – che attraverso i bus DALI agiscono sugli apparecchi illuminanti, controllati, sempre via DALI, da un dimmer a 1000W.
In tale modo è possibile regolare l’intensità luminosa delle sale e pre-impostare diversi scenari a seconda delle esigenze quotidiane, come ad esempio il pranzo e la cena, la preparazione dei pasti e la pulizia del locale quando il ristorante non è aperto al pubblico. E’ possibile richiamare in maniera manuale, da parte del personale, del ristorante questi scenari grazie a Touch Panel di Helvar, direttamente connesso al bus DALI dei router Helvar.TouchPanel è un touch screen LCD a colori 3,5” ad alta risoluzione che gestisce e programma sistemi di controllo e gestione della luce e permette di impostare una molteplicità di scenari in automatico in base agli orari e di ripetere ciclicamente sequenze di scene. E’ inoltre possibile modificare in modo semplice e intuitivo la programmazione per adattarsi a esigenze estemporanee.
Unico comando orario impostato nel locale è quello della luce che punta sulla vegetazione dellaparete verde che richiede un costante livello di illuminazione.
L’intervento Helvar dimostra come, anche nel settore della ristorazione, dove l’obiettivo primario dell’illuminazione è quello di produrre un effetto emozionale ed estetico, sia fondamentale dotarsi di un sistema di gestione della luce che possa anche controllare i consumi e ridurre gli sprechi tipici di una gestione completamente manuale.
“La necessità di sfruttare al massimo tutti gli spazi, di eliminare la disposizione di cassette di derivazione in campo, di impostare diverse scenografie luminose ed eliminare la possibilità che possano rimanere delle luci accese fuori orario, ha imposto di impiegare un sistema di comando e controllo di tipo centralizzato, basato sullo standard europeo DALI” ci precisa Sergio Rigato, light designer del progetto.
“Helvar è stata scelta quale partner consolidato e affidabile con cui abbiamo avuto altre positive collaborazioni e per la riconosciuta disponibilità ad effettuare interventi di assistenza per cambio scenari” continua l’arch. Stefano Corò, “e l’utilizzo del sistema di gestione Helvar ha permesso al ristorante Sushi B di ottimizzare le dotazioni impiantistiche, l’energia consumata e disporre di scenografie adatte per ogni area ricettiva”.
DATI DEL PROGETTO
- Progetto architettonico:archh. Yukio Ishiyama e Nobuhiko Shimada per Studio Garde Italy srl, Milano
- Progetto esecutivo e coordinamento cantiere: arch. Stefano Corò e Nicola Pellizzaro per Merotto Milani srl Casier, Treviso
- Impresa di costruzione/realizzazione impianti ed arredo Merotto Milani srl, Casi er_TV
- Light design e progetto impiantistico:per.ind. Sergio Rigato, Spresiano,TV
- Installazione impianto elettrico:Daimel srl Quinto di Treviso TV
- Tempi di realizzazione:ottobre 2013/luglio 2014
- Superficie d’intervento: 550 mq.
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