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L’IMPERO COLPISCE ANCORA

16 Novembre 2016 - Lighting Project
L’IMPERO COLPISCE ANCORA

Il ristorante dev’essere un luogo in grado di far vivere pienamente il sogno dei sapori senza pensare ai proccessi creativi o alle tecniche che pur ne sono il fondamento.

 

Siamo  a  Brera,  nel  cuore  del  centro  storico  e  artistico  di  Milano,  nella  celebre  via pedonale Fiori  Chiari,  tra negozi di design, boutique di moda e concept stores. Da  pochi  mesi,  in  questa  suggestiva  cornice, ha aperto  il  ristorante  giapponese  Sushi  B,  voluto  e  realizzato  da una committenza che ha scelto Milano per proporre un progetto di ristorazione di qualità unito ad una ricerca estetica e di design: come partner per la gestione ed il controllo della luce è stata scelta Helvar.

Helvar_Sushi B_09

 

Il concept architettonico
Il progetto architettonico di Sushi B che ha visto la collaborazione tra gli architetti Yukio Ishiyama e Nobuhiko Shimada per Studio  Garde  Italy e  gli  architetti Stefano Corò e Nicola  Pellizzaro  per  Merotto  Milan,i ha individuato ambienti separati che potessero incontrare, su richiesta dellaHelvar_Sushi B_03 committenza, le esigenze dell’ospitalità e della cucina giapponese.

Il ristorante infatti è diviso in tre zone: il dehors all’esterno funge da palcoscenico naturale all’aperto, uno spazio original caratterizzato  da  una parete  verde  verticale  lunga  più  di  dodici  metri  e dal banco  bar  realizzato  in conci  sovrapposti di  Biancone  di  Asiago. Entrando  nel  locale  al  piano  rialzato  si  trova  la zona  per  la  cottura teppanyaki,  ovvero  la cottura  alla  piastra,  e  come  da usanza nipponica  una  saletta  privè intima  ed  elegante. Scendendo  una  scalinata si  arriva infine al  piano  interrato, dove  domina  il  banco  sushi, un  piano  in  cipresso lungo più di sei metri, intorno al quale è possibile sedersi ed essere serviti di fronte ai cuochi che cucinano.

L’intero  progetto  è  definito  dall’utilizzo di  materiali e non da finiture, per dare una sensazione quanto  più possibile naturale ed essenziale. La gamma cromatica del locale è declinata su toni neutri e allo stesso tempo intensi, come il grigio, il nero e varie tonalità di beige e marroni.

 

Il sistema di gestione della luce di Helvar

I tre diversi ambienti del ristorante sono gestiti da un unico sistema centralizzato che fa capo a 4 router Helvar – un DIGIDIM ROUTER 910 e tre DIGIDIM ROUTER 905 – che attraverso i bus DALI agiscono sugli apparecchi illuminanti,  controllati, sempre  via  DALI, da  un  dimmer  a  1000W.

Helvar_Sushi B_07In  tale  modo  è  possibile  regolare l’intensità luminosa  delle  sale e  pre-impostare  diversi  scenari  a  seconda  delle  esigenze  quotidiane,  come  ad  esempio il pranzo e la cena, la preparazione dei pasti e la pulizia del locale quando il ristorante non è aperto al pubblico. E’ possibile richiamare in maniera manuale, da parte del personale, del ristorante questi scenari grazie a Touch Panel  di  Helvar, direttamente connesso al  bus  DALI  dei router  Helvar.TouchPanel  è  un  touch  screen  LCD  a colori 3,5” ad alta risoluzione che gestisce e programma sistemi di controllo e gestione della luce e permette di impostare  una  molteplicità  di  scenari  in  automatico  in  base  agli orari  e di ripetere ciclicamente  sequenze di scene. E’ inoltre possibile modificare in modo semplice e intuitivo la programmazione per adattarsi a esigenze estemporanee.

Unico comando orario impostato nel locale è quello della luce che punta sulla vegetazione dellaparete verde che richiede un costante livello di illuminazione.Helvar_Sushi B_06

L’intervento  Helvar dimostra come,   anche  nel settore  della ristorazione, dove l’obiettivo   primario dell’illuminazione è quello di produrre un effetto emozionale ed estetico, sia fondamentale dotarsi di un sistema di  gestione  della  luce  che  possa  anche  controllare i  consumi  e ridurre gli  sprechi  tipici  di  una  gestione completamente manuale.

“La  necessità  di  sfruttare  al  massimo  tutti  gli  spazi,  di  eliminare  la  disposizione  di  cassette  di  derivazione  in campo,  di impostare  diverse scenografie luminose ed  eliminare  la  possibilità  che  possano  rimanere  delle  luci accese  fuori  orario,  ha  imposto  di  impiegare  un  sistema  di  comando  e  controllo  di  tipo  centralizzato,  basato sullo standard europeo DALI” ci precisa Sergio Rigato, light designer del progetto.

“Helvar è stata scelta quale partner consolidato e affidabile con cui abbiamo avuto altre positive collaborazioni e per  la  riconosciuta  disponibilità  ad  effettuare  interventi  di  assistenza  per  cambio  scenari” continua  l’arch. Stefano  Corò,  “e l’utilizzo  del sistema di  gestione  Helvar ha  permesso al  ristorante  Sushi  B di  ottimizzare  le dotazioni impiantistiche, l’energia consumata e disporre di scenografie adatte per ogni area ricettiva”.

DATI DEL PROGETTO

Sushi B – Milano

 

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