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MARIO E MARISA MERZ A ROMA

11 Maggio 2016 - Arte e cultura

Marisa e Mario Merz. Potrebbe sfuggire ai più, ma l’ordine in cui la coppia viene presentata in questa mostra al MACRO di Roma non è affatto casuale.

Mario Merz_Un segno nel Foro di Cesare_2003

Mario Merz è uno degli artisti più celebrati della storia contemporanea del nostro Paese, ma a dominare sono le opere realizzate da lei o da loro, insieme.  Il resto sono dipinti, disegni e installazioni a firma Marisa Merz oppure realizzati a quattro mani con il marito. I famosi tavoli, divenuti un segno distintivo per entrambi, ma che fu lei a utilizzare per prima nel 1970. E ancora opere in ferro, vetro, plexiglass, installazioni in cera e i noti “ricami” in filo di rame.

CHI SONO GLI ARTISTI
È un sodalizio intellettuale, oltre che sentimentale, che ha segnato l’arte degli ultimi decenni quello tra Mario e Marisa Merz. Lui nasce a Milano nel 1925, da padre ingegnere e madre musicista: due aspetti, scienza e arte, che fonderà poi nelle sue straordinarie opere. Negli anni della guerra diventa partigiano e per questo viene arrestato e incarcerato a Torino, città nella quale si era trasferito qualche anno prima. I suoi natali artistici vedono nel disegno prima e nella pittura poi, il medium espressivo. Incontra Marisa proprio a Torino nel 1950: si sposano nel 1958 e due anni dopo nasce la figlia Beatrice. Nonostante il successo di pubblico e critica, Mario Merz abbandona per un po’ la scena artistica, per tornarci a metà degli Anni 60, quando supera la bidimensionalità per darsi alle opere volumetriche. Negli stessi anni, Marisa esordisce con i suoi lavori, sculture a spirale realizzate in alluminio. Entrano nel movimento dell’Arte Povera e inizia una carriera da “inseparabili”. Lui crea i suoi Igloo, i neon e dagli Anni 70 usa la serie numerica di Fibonacci. È spirituale, quasi ascetico, gli interessa stabilire un legame tra arte e vita, senza abbandonare lo spirito anarchico di sempre. Lei crea installazioni forti e leggere allo stesso tempo, parlando delle diverse implicazioni della temporalità. Nei 50 anni di vita insieme, fino alla morte di Mario nel 2003, realizzano molte opere insieme, entrate di diritto nell’olimpo dell’arte del XX secolo. Espongono alla Biennale di Venezia, a Documenta, in musei di tutto il mondo e ricevono i premi più prestigiosi. Nel 2005, a Torino, nasce la Fondazione Merz che ospita mostre e iniziative tra le più interessanti del panorama contemporaneo in Italia.

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MARIO E MARISA METZ. Senza Titolo ( tavolo di Marisa), 2003. FERRO, VETRO, LANCIA IN PLEXIGLASS E LEGNO, TERRACOTTA, MARMO, RESINE.( Courtesy Fondazione Metz). 

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