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MILANO ARCH WEEK 2019: ANTROPOCENE E ARCHITETTURA

4 Giugno 2019 - Architettura, Arte e cultura
MILANO ARCH WEEK 2019: ANTROPOCENE E ARCHITETTURA

Dopo il successo delle passate edizioni, da martedì 21 a domenica 26 maggio 2019 si è tenuto a Milano Arch Week, la settimana di eventi del palinsesto YesMilano dedicati all’architettura, alle sfide urbane di oggi e al futuro delle città

 

Promossa da Triennale Milano insieme al Politecnico di Milano e al Comune, in collaborazione con Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e con la direzione artistica di Stefano Boeri, Milano Arch Week 2019 si pone come obiettivo di esplorare la condizione attuale dell’urbanizzazione planetaria, partendo dalla considerazione che entro il 2050 i due terzi della popolazione mondiale abiteranno in spazi urbani. La manifestazione ha indagato le città come sistema di flussi e reti, di artificio e natura, come luoghi plasmati di continuo da una “contemporanea pluralità di soggetti, individui, traiettorie”, come centri di produzione materiale e immateriale.

L’edizione 2019 di Milano Arch Week, intitolata Antropocene* e Architettura, è in stretto dialogo con i temi della XXII Triennale di Milano, curata da Paola Antonelli e aperta al pubblico fino al 1° settembre 2019. La sostenibilità ambientale, lo sviluppo tecnologico, i fenomeni migratori, le trasformazioni sociali al centro di Broken Nature vengono messi in relazione con lo spazio urbano e analizzati attraverso una prospettiva urbanistica e architettonica.

Il Politecnico di Milano, coinvolto in alcune delle principali azioni di modificazione, trasformazione e rigenerazione urbana, esso stesso motore di grandi cambiamenti e veicolo di internazionalizzazione, ha affrontato i temi del futuro della città da un punto di vista progettuale e architettonico. Insieme a Triennale ha ospitato le lecture dei grandi architetti internazionali, mentre Fondazione Giangiacomo Feltrinelli ha esplorato le implicazioni sugli spazi di cittadinanza attraverso il palinsesto di About a City – Rethinking Cities.

Anche quest’anno Milano Arch Week è stata caratterizzata dalla presenza di grandi protagonisti della scena internazionale, tra cui due vincitori del Premio Pritzker, che si sono soffermati sull’evoluzione dell’architettura e sulla complessi à urbana contemporanea a partire dai loro lavori: Rem Koolhaas in conversazione con Stefano Boeri  e Shigeru Ban.

I GRANDI TEMI

1. CITTÀ / CAMBIAMENTO CLIMATICO. La settimana dell’architettura è stata un’occasione per interrogarsi su come ricostituire il rapporto interrotto con la Natura, intesa come complesso intreccio di questioni ambientali, sociali, culturali, economiche, nell’attuale condizione di urbanizzazione planetaria. A questo proposito una serie di incontri – nell’ambito della XXII Triennale di Milano Broken Nature – hanno approfonditole tematiche tra Uomo e Natura.,

2. ARCHITETTURA / AUTORI. Architettura è anche dialogo, il confronto tra generazioni di architetti e non, che vedono il mondo e la città con sguardi, esperienze e percorsi differenti. Milano Arch Week 2019 ha proposto le conversation, occasione per uno scambio tra grandi e nuovi maestri, come Vittorio Gregotti in dialogo con Cino Zucchi, Cherubino Gambardella e Federica Verona, i filosofi Emanuele Coccia e Leonardo Caffo, Alessandro Floris e Simone Capra.

3. ITINERARI. Arch Week ha dato lo spunto per scoprire angoli nascosti delle città di Milano. Molti quindi i tour in programma come gli ArchiScoot, gli itinerari urbani in sella a uno scooter seguendo i percorsi proposti da Stefano Boeri. I percorsi quest’anno sono stati due, Marmi Milanesi alla scoperta delle architetture della città realizzate in marmo, e Regeneration & the City, un tour tra gli spazi e i progetti di rigenerazione urbana di Milano, da San Siro a Dergano passando per Quarto Oggiaro.

4. WORKSHOP E SIMPOSI. Un intenso programma di workshop è stato parte integrante della Milano Arch Week 2019: da Umano Urbano a cura di Eterotopia a Material Balance a cura di Ingrid Paoletti, o ancora Future Factory a cura di Adelphi Berlin.

5. DJ-SET & PARTY. Lecture, dibattiti, incontri e djset: Milano Arch Week è anche musica!  Cino Zucchi ha aperto le danze giovedì 23 maggio con la serata tra design e sound If love is a Drug, I want to O.D. La Discoteca Paradiso, con la sua italo disco, e Bawrut, con sonorità dance elettroniche, hanno animatodue intense sarete.

6.  MILANO ARCH WEEK PER LE FAMIGLIE. Milano Arch Week è stata l’occasione per avvicinare i più piccoli al mondo dell’architettura. In collaborazione con i Ludosofici sono state realizzate visite guidate a Broken Nature e a seguire attività laboratoriali per famiglie con bambini tra i 4 e i 10 anni.

7.  ABOUT A CITY. Fondazione Giangiacomo Feltrinelli con la nuova edizione di About a City – Rethinking Cities, a cura del comitato scientifico composto da Alessandro Balducci, Mauro Magatti, Diana Mitlin e Salvatore Settis, ha affrontato il tema sempe più attuale di ripensare il ruolo delle città nella costruzione di forme di cittadinanza più inclusive e democratiche a partire da tre punti chiave: confini, beni comuni e cultura.

8. EVENTI SATELLITE. Alcuni eventi satellite hanno coronato la settimana. Storie Milanesi ha proposto due ore di percorso alla scoperta delle dimore di grandi personaggi della città meneghina: si parte con la visita alla Fondazione Aldolfo Pini per arrivare alla Fondazione Corrente Studio Treccani passando per la casa di Lalla Romano, con la guida di Rosanna Pavoni e Silvia Bolamperti.

9. PARTNER. Milano Arch Week è stata realizzata grazie alla partecipazione di importanti partner privati. Un ringraziamento particolare a Eni, Main Partner già dall’edizione 2018. Timberland, Consorzio Marmo Botticino, Earth Asia Design Group, Gaggenau, H3, GaiaGo e Driade sono stati i partner di Milano Arch Week 2019.

I DATI DEL SUCCESSO

La manifestazione, articolata in 33 talk, 27 lecture, 16 artisti fra street writer e performer,
13 conversation, 12 tavoli di lavoro, 4 workshop, 4 architour, 3 night event, 1 passeggiata pubblica, 1 forum cittadino dedicato al citymaking e 1 caccia al tesoro, ha visto 30.000 presenze, di cui 20.000 in Triennale e 10.000 nelle sedi del Politecnico e della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli.  


*Antropocène – Termine divulgato dal premio Nobel per la chimica atmosferica Paul Crutzen, per definire l’epoca geologica in cui l’ambiente terrestre, inteso come l’insieme delle caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche in cui si svolge ed evolve la vita, è fortemente condizionato a scala sia locale sia globale dagli effetti dell’azione umana. 

 

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