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PADRE E FIGLIO

7 Maggio 2019 - Arte e cultura
PADRE E FIGLIO

Da mercoledì 17 aprile a domenica 13 ottobre 2019, Biella e Trivero ospitano PADRE E FIGLIO, percorso espositivo diffuso che pone in dialogo la produzione artistica di Michelangelo Pistoletto (Biella, 1933) con quella del padre Ettore Pistoletto Olivero (Arnodera, Val di Susa, 1898 – Sanremo, 1981). In mostra sono presenti oltre cento opere tra dipinti, quadri specchianti, installazioni, lightbox, video e fotografie.

di Margaret Bagliani

La mostra si articola in tre sedi emblematiche del territorio biellese: PALAZZO GROMO LOSA, storica dimora signorile restaurata e messa a disposizione della città dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, Cittadellarte – Fondazione Pistoletto e Casa Zegna, sede dell’archivio storico e spazio espositivo dell’omonima fondazione.

Attraverso le opere esposte e nei video-dialoghi realizzati con il curatore e con Anna Zegna, Michelangelo Pistoletto ha dato espressione a una concezione non unidirezionale del rapporto padre – figlio: lasciare un’eredità ai padri, anziché affidare unicamente ai figli la responsabilità di comunicare il sapere e le passioni dei genitori.

IL RISPECCHIAMENTO DINAMICO – foto 1

Il tema dei rispecchiamenti che consegue da questa visione della relazione genitoriale, si manifesta in articolati e talvolta provocatori accostamenti proposti dal percorso espositivo. “La mostra, ricca e variegata, consente una lettura a più livelli rispetto ad un tema di grande attualità. Partendo dal dialogo tra Michelangelo Pistoletto e suo padre, è possibile interrogarsi sui concetti di tempo storico e tempo soggettivo, ma anche sulla necessità di accettare le differenze da cui può scaturire, persino, un’intima complicità”, afferma il curatore della mostra Alberto Fiz.

IL PERCORSO ESPOSITIVO

Il percorso di Padre e Figlio si articola in un trittico di esposizioni che si tengono in tre sedi storiche e altamente simboliche del territorio biellese, dando vita a un’unica grande mostra. Palazzo Gromo Losa, che insieme a Palazzo La Marmora e Palazzo Ferrero fa parte del nuovo Polo culturale di Biella Piazzo, è sede della prima tappa del percorso espositivo, incentrata sul rispecchiamento tra i lavori di Ettore e quelli di Michelangelo Pistoletto.

RITRATTI E AUTORITRATTI  – foto 2

Dopo un’introduzione dedicata al tema del ritratto e dell’autoritratto, la mostra mette in dialogo le nature morte di Ettore con una serie di Quadri specchianti realizzati dal 1963 al 2017 da Michelangelo Pistoletto tra cui Padre e madre del 1968 dove compaiono i due genitori visti di schiena.

Ma è intorno alle Nature morte di Ettore Pistoletto Olivero che si sviluppa una vera e propria interazione sul tema del rispecchiamento. Nel 1973, in occasione della mostra da Sperone, è Michelangelo ad indicare la strada al padre diventando così il suo maestro. È lui che lo conduce a realizzare composizioni dove, insieme ad oggetti del quotidiano, compaiono, per la prima volta, elementi specchianti quali bottiglie, pentole, anfore o il tavolo sui cui venivano collocati. In questo contesto il padre diventa soggetto della composizione dal vero, come emerge con chiarezza dalla sua immagine riflessa sulla brocca argentata.

BROCCA ARGENTATA – foto 3

Non manca, poi, un ulteriore dialogo nel tempo e nello spazio tra l’installazione Mobili Capovolti realizzata da Pistoletto nel 1976 e l’immagine fotografica che fa riferimento a un’altra celebre installazione di quell’anno: i mobili dello studio di mio padre nel mio studio dove l’artista abita lo spazio domestico del padre.

MOBILI CAPOVOLTI – foto 4

Nel giardino all’italiana di Palazzo Gromo Losa Michelangelo Pistoletto ha realizzato appositamente per la mostra una installazione inedita site-specific.

ABBRACCIO ALL’INFINITO è una scultura abitabile in acciaio di tre metri d’altezza che si estende per quasi sette. Per entrarvi, al visitatore basta esercitare una leggera pressione su una linea di sbarre flessibili disposte verticalmente che muovendosi emettono suoni che si armonizzano con l’atmosfera del giardino.

Nell’opera l’artista ha voluto esprimere il senso complessivo di tutto il progetto Padre e Figlio: una struttura che ricorda una gabbia, un luogo cioè che un tempo è stato di coercizione e di allontanamento, accoglie ora padre e figlio riconducendoli entrambi a una dimensione senza limiti che si estende all’infinito.

Casa Zegna a Trivero è principalmente luogo di un omaggio a Ettore Pistoletto Olivero: all’interno dell’edificio, in un suggestivo allestimento, vengono esposti, per la prima

volta in una mostra pubblica, i dipinti dell’artista risalenti al biennio 1952-1953, raffiguranti le tappe per la realizzazione della Panoramica Zegna, straordinario percorso ambientale voluto da Ermenegildo Zegna e ancora oggi integrato nel grande parco naturale dell’Oasi Zegna.

Al centro della sala, poi, è collocata una nuova versione della grande installazione Metamorfosi di oltre tre metri realizzata da Michelangelo Pistoletto nel 1976 con una pila di stracci e vestiti usati divisi a metà da un doppio specchio.

Il percorso si conclude a Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, il grande laboratorio di idee e progetti ideato nel 1998 da Michelangelo Pistoletto in un ex opificio tessile, dove il punto di partenza è la ricostruzione di Padre, figlio e creatività, una delle installazioni del ciclo Le Stanze, realizzato nel 1975 nella galleria Christian Stein.

“Su ogni porzione di muro che sovrasta ciascuna apertura tra le stanze ho posto, innanzitutto, la parola figlio poiché è dal punto di vista del figlio che io guardo l’opera. La parola figlio sta scritta al di sopra di ogni entrata ripetendosi fino alla soglia che porta oltre l’ultima stanza. Ma questa volta cade l’illusione che il riflesso dello specchio prosegua semplicemente la sfilata di aperture e di stanze, perché nel riflesso sarà la parola padre a proseguire di stanza in stanza” ci ha detto Pistoletto.

METAMORFOSI DI STRACCI E VESTITI – foto 5

 

 


ETTORE PISTOLETTO OLIVERO MICHELANGELO PISTOLETTO a cura di Alberto Fiz Dal 17 aprile al 13 ottobre 2019 Palazzo Gromo Losa – Corso del Piazzo 22-24, Biella.  Cittadellarte – Fondazione Pistoletto – Via G. Serralunga 27, Biella.  Casa Zegna – Via Guglielmo Marconi 23, Trivero.

LE FOTO  3 – 4  SONO STATE REALIZZATE DA EDITTA GRASSO

LE FOTO 1 – 2- 5 SONO STATE FORNITE DALL’UFFICIO STAMPA PCM Studio di Paola C. Manfredi

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