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ROMA TERMINI: ARRIVI NELLA STORIA PARTI NELL’H.T.LIGHTING

1 Febbraio 2021 - Lighting Project
ROMA TERMINI: ARRIVI NELLA STORIA PARTI NELL’H.T.LIGHTING

La stazione della Capitale, il maggiore scalo ferroviario del Paese per grandezza e traffico, oltre che uno fra i principali d’Europa, celebra i suoi sette decenni di storia iniziati il 20 dicembre 1950, con l’inaugurazione e una potente installazione luminosa che interessa il Dinosauro, la pensilina su piazza dei Cinquecento, la facciata dell’edificio retrostante, quelle laterali e le vicine Mura Serviane.

 

di Oreste Griotti

Simbolo della voglia di ripartenza, in un’Italia ancora alle prese con le conseguenze della guerra, il Dinosauro e la nuova Stazione hanno cambiato il volto della vecchia Termini attiva fin dal 20 aprile 1873, e hanno rappresentato un esempio di modernità nel mondo. In occasione dei suoi 70 anni, la nuova Roma Termini ricorda il passato e guarda al futuro, pronta a cambiare volto ancora una volta con un importante piano di riqualificazione portato avanti dal Gruppo FS Italiane.

Dal 20 dicembre 2020, e fino a gennaio 2021, Roma Termini si racconta con una mostra fotografica diffusa. Installazioni, video e immagini, la maggior parte conservati nell’archivio della Fondazione FS Italiane, che ricordano storie, aneddoti e curiosità della stazione capitolina. L’atrio e la galleria gommata ospitano 5 installazioni, di cui 4 esagonali ed una pentagonale, ciascuna con una tematica specifica, mentre da piazza dei Cinquecento, sul lato esterno delle vetrate dell’atrio, sono visibili 15 vetrofanie con immagini storiche in bianco e nero.

 Storia e innovazione convivono da sempre nell’hub Roma Termini, dichiara Gianfranco Battisti, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo FS Italiane. Nel corso degli ultimi 70 anni la stazione ha dato il benvenuto e ha accolto milioni e milioni di viaggiatori in partenza e in arrivo. Ora è pronta ad accompagnarli verso il futuro con nuovi servizi. Le stazioni ferroviarie saranno al centro delle smart cities del futuro, saranno luoghi della mobilità integrata e sostenibile chiamati ad esprimere valore culturale, sociale ed economico”. 

Il piano di ampliamento e riqualificazione di Roma Termini prevede, fra gli interventi, la nuova illuminazione a led della stazione e delle Mura Serviane*: nel dettaglio a seguire è fornita ampia descrizione del progetto e della realizzazione. Altra novità è l’apertura dell’Innovation Hub del Gruppo FS Italiane in occasione del settantesimo compleanno dello scalo, e l’inaugurazione, nel primo trimestre del 2021, del nuovo parcheggio sopraelevato.

ROMA STAZIONE TERMINI. INGRESSO DA PIAZZA DEI CINQUECENTO. LA TETTOIA IDENTIFICATA COME “ DINOSAURO” .

 

L’INSTALLAZIONE LUMINOSA
 “Per progettare l’illuminazione della Stazione Termini siamo partiti da una profonda analisi dell’architettura esistente. Ci siamo resi conto che alcune idee che avevano animato e motivato il progetto originale, oggi apparivano in secondo piano o erano poco visibili. Le mura Serviane ne sono un chiaro esempio: principale ispirazione del “Dinosauro”, negli anni a venire furono coperte dagli store che affollavano l’atrio di Termini. Oggi, grazie al nuovo intervento e all’indispensabile contributo della luce, sono tornate ad essere parte integrante della stazione.

Un altro punto chiave del nostro intervento è stato quello di esaltare le geometrie della stazione, privilegiando punti di osservazione che permettano ai viaggiatori, sia in arrivo che in partenza, di apprezzare maggiormente la sua bellezza. Il fronte principale da piazza dei Cinquecento, ad esempio, gode ora di un’armonia maggiore grazie all’equilibrio d’insieme ottenuto mediante l’illuminazione dell’edificio retrostante e delle mura Serviane.

Infine, abbiamo scelto di realizzare un sistema di gestione moderno e altamente tecnologico, capace, attraverso l’utilizzo in simultanea dei sistemi DALI-DMX, di garantire la massima flessibilità all’impianto, caratteristica necessaria per un luogo in continuo movimento come una stazione” ci ha detto Lorenzo Pica, dello Studio milanese Ferrara Palladino Lightscape, che si è occupato della progettazione e ha curato l’installazione di tutto il set luminoso.

Il progetto si è mosso sulla base di uno stato di fatto. L’illuminazione esistente era stata realizzata e successivamente rimaneggiata con apparecchi tradizionali con lampade a scarica che valorizzavano certamente il complesso linguaggio architettonico ma non garantivano ai passeggeri una lettura della configurazione complessiva. Nei progettisti si è accesa la volontà di definire, attraverso un sistema “intelligente” la possibilità di gestire differenti scene di luce ed evidenziare, sempre con la luce, una presenza storica, come quella testimonianza delle Mura Serviane, un valore simbolico che rappresenta il feeling tra passato e presente per un viaggio verso il futuro accompagnato non solo dalla tecnologia LED.

SCHEMA DELLA DISPOSIZIONE E DEI PUNTAMENTI DEI PROIETTORI PER L’ILLUMINAZIONE DEL LATO INTERNO DELLA PENSILINA “DINOSAURO”

Sotto l’enorme copertura DINOSAURO si trova l’ingresso alla Stazione da parte del pubblico. Si passa da un esterno movimentato da taxi e bus ad una grande area con spazi espositivi, di vendita, di servizi resa dinamica dal movimento di passeggeri con borse, carrelli. I progettisti si sono soffermati sullo spazio dalla testa dei passeggeri in su e l’occhio ha incontrato solo aria, pannelli pubblicitari, luce naturale: uno spazio vivo, vuoto, sonoro, senza ombre, ideale per un intervento luminoso. La nuova illuminazione asseconda ora la percezione di una continuità spaziale tra pavimento e soffitto, guidando lo sguardo dell’osservatore lungo l’altezza, la larghezza della galleria e le vetrate a fasce orizzontali che portano ai binari.

FOTO-INSERIMENTO DEGLI APPARECCHI PER LA NUOVA ILLUMINAZIONE DEL “DINOSAURO”

In particolare: per l’illuminazione della copertura è stata utilizzata un’illuminazione a proiezione con apparecchi installati all’interno dei carter sovrastanti le porte di ingresso alla stazione. Questo sistema è stato affiancato da apparecchi RGB-DMX in modo da consentire – opzionalmente – la creazione di differenti “coreografie di luce”. L’impiego di tecnologie di gestione digitale permettono la realizzazione di un sistema di illuminazione dinamico in grado di caratterizzare la struttura e creare una percezione dinamica dello spazio. L’utilizzo di luce colorata costituirà un elemento di personalizzazione dello spazio e un possibile strumento di comunicazione.

LA VALORIZZAZIONE DELL’EDIFICIO RETROSTANTE

Sull’imponente edificio retrostante il DINOSAURO i progettisti hanno rilevato un’illuminazione realizzata con tre batterie da 10 proiettori ciascuna, installate sul colmo della pensilina in cemento. L’illuminazione così realizzata risultava parziale in quanto circoscritta all’area coperta dal DINOSAURO.

SCHEMA DELLA DISPOSIZIONE E DEI PUNTAMENTI DEGLI APPARECCHI  PER L’ILLUMINAZIONE DELLA FACCIATA DELL’EDIFICIO RETROSTANTE IL “DINOSAURO”

Pertanto, per rimarcare la superficie della costruzione e attirare lo sguardo dei passeggeri e dei turisti anche alla ricerca di architettura contemporanea degli anni cinquanta, il nuovo progetto ha previsto la sostituzione dei proiettori con lampade a scarica, con proiettori a Led più performanti installati a interdistanza regolare su tutta la lunghezza della copertura, per ottenere una maggiore uniformità dei valori di illuminamento sulla superficie illuminata. Oggi tutto il prospetto risulta illuminato, grazie all’aggiunta dei proiettori posti sulla copertura della zona commerciale (Cremonini) i quali permettono di ottenere un’illuminazione più uniforme dell’intera facciata e quindi una migliore percezione dell’intero volume architettonico della Stazione durante le ore serali da Piazza dei Cinquecento.

MURA SERVIANE
In un angolo della Piazza dei Cinquecento, sulla sinistra della Stazione Termini , ci sono le Mura Serviane in un vivo silenzio che segna il tempo ma che qualificano e personalizzano uno spazio destinato all’arrivo e alle partenze, al business, al labirinto di persone e cose che animano tutte le stazioni del mondo.

L’illuminazione di queste Mura era realizzata con proiettori a scarica installati su un’estremità della pensilina in cemento del DINOSAURO.

Il progetto architettonico originario dell’atrio della Stazione aveva, tra gli altri, l’obiettivo di “incorniciare” le Mura Serviane, visibili da una delle pareti vetrate laterali. Lo spazio interno, infatti, era completamente libero in modo che le Mura risultassero ben evidenti anche dall’interno della Stazione. Nonostante nel corso degli anni questo spazio fosse stato via via riempito, è ancora possibile scorgere qualche scorcio delle Mura Serviane, già visibili da Piazza dei Cinquecento.

La nuova proposta messa a punto dallo studio Ferrara Palladino Lightscape, ha dato al reperto archeologico, per così dire, una nuova vita valorizzandolo con l’installazione di una quinta luminosa a chi l’osserva dalla Stazione. Quindi una nuova illuminazione a Led realizzata con proiettori di alta precisione che consentono di illuminare integralmente le Mura, in modo da evidenziarne la presenza anche durante le ore serali.

Oggi la Stazione Termini e parte degli edifici ed elementi dell’area circostante, sono stati rivestiti di nuova luce per trasmettere ancora una volta, non solo ai passeggeri e ai turisti dell’architettura, un dinamico messaggio di vitalità che possa connettere il presente con il passato.

RENDER DELLA NUOVA ILLUMINAZIONE DELL’INGRESSO PRINCIPALE DELLA STAZIONE E DELLE MURA SERVIANE

 

(* LE MURA SERVIANE SONO LE PRIME MURA DI ROMA DEL VI SECOLO A.C., FATTE COSTRUIRE DA TARQUINIO PRISCO, SECONDO LA TRADIZIONE, POI AMPLIATE E DOTATE DI UN AMPIO FOSSATO DAL SUCCESSORE, SERVIO TULLIO, DAL QUALE PRESERO IL NOME).

 

 

 

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