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STRAVAGANZE ARCHITETTONICHE: UN PROGETTO SENZA TEMPO

1 Ottobre 2021 - Lighting Project, Architettura
STRAVAGANZE ARCHITETTONICHE: UN PROGETTO SENZA TEMPO

Lavorare senza finestre: AHMM utilizza la tecnologia dell’illuminazione di ERCO per trasformare un seminterrato in un ambiente di lavoro vibrante e dinamico. La White Collar Factory è uno dei progetti di uffici di nuova costruzione più pionieristici di Londra, ma non si era mai previsto che il suo seminterrato diventasse un ambiente di lavoro. Invece, quando il progetto iniziale di trasformare questi spazi in un ristorante è stato abbandonato, gli architetti dell’edificio, Allford Hall Monaghan Morris (AHMM), hanno considerato la possibilità di sfidare le precedenti ipotesi.

 

 

La  White Collar Factory è un’area di 983 metri quadrati, la cui unica fonte di luce diurna è rappresentata da quattro piccoli lucernari, è stata trasformata intelligentemente in un centro creativo e flessibile per lo staff di AHMM, il tutto grazie al concetto di Human Centric Lighting, reso possibile da un innovativo sistema di illuminazione di ERCO.

IMPARARE DA JOHNSON WAX
L’allestimento è teso al mantenere lo spirito sperimentale alla base della visione dell’edificio. Ispirati dagli ambienti di lavoro espansivi e versatili dell’iconico quartier generale realizzato da Frank Lloyd Wright per Johnson Wax, lo studio AHMM ed il progettista Derwent di Londra si sono imbarcati in un progetto di ricerca quinquennale per dimostrare che gli uffici di nuova costruzione possono essere fonti di ispirazione quanto gli edifici industriali convertiti. La White Collar Factory è il risultato di quella ricerca. Con il suo pavimento ampio e flessibile ed i soffitti alti, per non parlare dell’atrio d’ingresso che funge anche da area per il coworking e da pista di 150 metri per il jogging – l’edificio fissa un nuovo standard per il settore.

Naturalmente è stato più difficile trasformare il seminterrato in un ufficio funzionale rispetto ai piani superiori, dotati di finestre apribili in tutta la loro altezza. Ma aveva anche delle caratteristiche che nessun altro piano aveva, ad esempio un soffitto alto otto metri, che crea la sensazione di un grande padiglione. Ciò è stato sufficiente per convincere i co-fondatori di AHMM e l’ideatore del progetto Simon Allford che gli spazi potevano diventare un ulteriore ambiente di lavoro per il crescente team dello studio. «Sostanzialmente, aveva tutto ciò che si cerca in un progetto, ad eccezione delle finestre» afferma. «Abbiamo abbracciato l’idea che nessuno spazio è impossibile, e che ogni spazio può diventare magico. Il tutto diventa un esercizio di progettazione per far sì che funzioni.»

SUPPORTARE IL RITMO CIRCADIANO
Con la limitata quantità di luce diurna a disposizione, il sistema di Human Centric Lighting di ERCO riveste un ruolo importante nell’apportare delle variazioni naturali agli ambienti di lavoro nel corso della giornata. Gli altri sistemi di illuminazione possono creare una coltre di luce fissa, ma non è questo il caso. Gli apparecchi a sospensione a doppio fuoco Atrium aiutano a supportare il ritmo circadiano, con capacità di dimmerazione, tonalità di luce bianca regolabile e controllo del bagliore. Questi apparecchi a sospensione a forma di lattina creano uno schema luminoso sui soffitti, realizzando l’illuminazione sia verso l’alto che verso il basso per creare un’atmosfera adatta per ogni situazione. Negli spazi a un piano essi sono supportati dai downlight per binari elettrificati Jilly, che impiegano distribuzioni ampie ed ovali dedicate agli ambienti di lavoro. Ciò consente di mantenere grandi distanze tra gli apparecchi. I downlight per binari elettrificati garantiscono che la luce sia diretta solo verso i punti dove essa è necessaria, aumentando così il comfort visivo. Gli apparecchi per binari elettrificati Pantrac illuminano inoltre le pareti per suscitare una sensazione di apertura ed espansività degli spazi. Ciò aumenta la luminosità percepita dei locali, in quanto la percezione umana è stimolata più dall’illuminazione delle superfici verticali che dalla luce sui piani orizzontali.

«Guardi la messa in scena, guardi la natura mutevole del corpo», afferma Allford. L’obbiettivo, spiega, è quello di mostrare come sia possibile creare delle condizioni di illuminazione dinamiche anche quando hai a che fare con un ambiente senza finestre, offrendo un’alternativa alle quantità di lux standardizzate prescritte dall’industria del settore. In questo modo la luce diventa di per sé un progetto di ricerca. «Si guarda all’impatto della luce,più che agli apparecchi», aggiunge. «L’idea è che non si guarda dei buchi nel soffitto, ma delle sorgenti di luce proiettata sulle superfici.»

UN AMBIENTE DI LAVORO FLESSIBILE
La natura mutevole degli ambienti di lavoro odierni, in particolare come conseguenza del Covid-19, comporta che la flessibilità debba essere radicata negli interni fin dall’inizio della progettazione. Un modo con cui AHMM ha ottenuto questo obbiettivo è costituito da Jack, un sistema modulare che consiste in delle cassette in compensato simili a delle scatole. Il sistema Jack ha reso possibile la creazione di sale riunioni che possono essere smontate e riconfigurate nel giro di poche ore. Ciò significa che questo ufficio può essere adattato alle dimensioni del team, che cresce o si riduce.

Il sistema di ERCO supporta questa esigenza di flessibilità. Anche grazie al sistema di controllo Casambi Bluetooth. Utilizzando un iPhone o un iPad, gli apparecchi di illuminazione compatibili con Bluetooth possono essere facilmente programmati ed adattati ai nuovi layout. Inoltre i downlight per binari elettrificati possono essere ricollocati fisicamente con facilità, semplicemente montandoli in un diverso punto del binario elettrificato. Ciascuna scrivania è poi dotata del proprio apparecchio da tavolo Lucy, dando ai dipendenti un maggiore controllo sul proprio ambiente più prossimo. «È un’idea teatrale di flessibilità», afferma Allford. «È una questione di personalità e di carattere. Puoi spostare una parete, puoi spostare una luce, puoi cambiare la sorgente della luce, così le persone possono ricreare il proprio ambiente in base al proprio umore.»

NUOVI MODI DI LAVORARE
Londra inizia a riprendersi dalla pandemia e lo staff di AHMM sta ora passando a delle routine che coniugano il ritorno in ufficio con il perdurare del lavoro da casa. Intanto Allford stesso si sta preparando un periodo di cambiamento, combinando la pratica architettonica con una presidenza biennale del Royal Institute of British Architects (RIBA). L’architetto ritiene che i nuovi e più flessibili modelli di lavoro serviranno a rafforzare la cultura creativa negli edifici amministrativi come la White Collar Factory.

«Anni fa, in un famoso negozio di arredamento, ho visto un’insegna con la scritta ‘il lavoro non è un luogo in cui ti rechi, ma una cosa che fai’», dice. «Si potrebbe dire che la pandemia ha rafforzato questo concetto, ma io non sono affatto d’accordo. Secondo me il lavoro è un luogo dove vai per svolgere delle attività. L’idea di uscire da casa, di entrare in un tipo di ambiente diverso e di incontrare delle persone è parte della cultura della creatività. È assolutamente vitale.»

 

DATI SUL PROGETTO

Cliente: Ufficio Allford Hall Monaghan Morris, Londra / Gran Bretagna

Architettura: Ufficio Allford Hall Monaghan Morris, Londra / Gran Bretagna

Progettista illuminotecnico: Ufficio Allford Hall Monaghan Morris, Londra / Gran Bretagna

Fotografie: Martina Ferrera, Londra / Gran Bretagna

Prodotti: Atrium, Jilly, Lucy, Pantrac, Casambi

Referenze fotografiche: © ERCO GmbH, www.erco.com,

fotografia: Martina Ferrera

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