Racconti tra cui perdersi, personaggi dai quali farsi condurre, suggestioni su cui riflettere e un’idea forte di cultura divertente e festosa: da giovedì 8 a lunedì 12 marzo a fieramilanocity è Tempo di Libri
Diretta da Andrea Kerbaker e organizzata da La Fabbrica del Libro (società costituita da AIE – Associazione Italiana Editori e Fiera Milano, rappresentati rispettivamente da Ricardo Franco Levi e Solly Cohen) nell’ambito di Milano Città creativa Unesco per la Letteratura, la Fiera Internazionale dell’Editoria del capoluogo lombardo apre le porte guidando i suoi visitatori attraverso cinque sentieri tematici, uno per ogni giornata: Donne (giovedì 8 marzo), Ribellione (venerdì 9), Milano (sabato 10), Libri e immagine (domenica 11), Mondo digitale (lunedì 12).
Tutte queste iniziative sono il frutto di un solido legame che la manifestazione ha saputo intrecciare con alcuni dei protagonisti della cultura milanese, lombarda e nazionale: dalle Gallerie d’Italia al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, dal Fondo Ambiente Italiano al Piccolo Teatro, dal Teatro Franco Parenti al Teatro Elfo Puccini, fino al Vittoriale degli Italiani.
La Regione Lombardia è presente anche quest’anno con uno stand istituzionale, in cui si svolgono numerose attività culturali.
Il Comune di Milano partecipa con uno spazio espositivo del Sistema Bibliotecario Milanese e una serie di iniziative collegate al programma della Fiera.
Novità di quest’anno, invece, il Frankfurt – Milan Fellowship, una stretta collaborazione fra AIE e Buchmesse in occasione di Tempo di Libri. Nei giorni precedenti la Fiera, è arrivata a Milano una delegazione di operatori stranieri per approfondire la conoscenza dell’editoria italiana visitando case editrici, librerie e biblioteche. Al mondo professionale, infine, Tempo di Libri dedica una sezione ad hoc, con tavole rotonde, incontri e approfondimenti sugli aspetti chiave della filiera editoriale. La Fiera partecipa ad Aldus, la rete europea delle Fiere del Libro coordinata da AIE e co–finanziata dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Europa Creativa. Le iniziative in collaborazione con Aldus includono, oltre al nuovo programma di Fellowship della Fiera, la promozione del Premio per la Letteratura dell’Unione Europea (EUPL – European Union Prize for Literature) che è presente con iniziative dedicate.
IL PROGRAMMA PROFESSIONALE
Un programma professionale è un insieme di strade e percorsi verso il futuro, partendo da un ragionamento sul presente. Rotte che si intrecciano e si connettono – così come la lettura si interseca tra libri, device, audiolibri – suscitando conversazioni, idee, suggestioni e dibattiti.Una fiera è come un incubatore per l’avvenire dei suoi lettori e del fare impresa, quindi accanto al grande pubblico non può certo dimenticare l’altro “grande pubblico” degli editori e degli addetti ai lavori (dalle librerie ai distributori, dalle biblioteche ai grafici e alle tante diverse professionalità nelle quali si è sfrangiato in questi anni il mestiere dell’editore o del redattore).
Proprio attraverso la condivisione di dati e di riflessioni, partendo dall’esperienza di ciascuno, questa parte del programma diventa fondamentale per definire l’identikit di chi legge e di chi non legge, per capire l’orientamento del mondo del libro, dentro e fuori le case editrici.
In questo percorso la Fiera offre agli editori l’opportunità di aggiornarsi, creare le condizioni per discutere con i colleghi che lavorano in altri anelli della filiera sulla base di dati fattuali, progettare le proprie trasformazioni, osservare i settori del digitale.
Rivolgersi ai lettori significa ragionare su tutte le forme di lettura. Ed è ciò che Tempo di Libri fa a partire dall’esame dei comportamenti di lettura – ma non solo – delle fasce più giovani di età, i bambini e ragazzi (ma anche genitori e famiglie) tra 0 e 13 anni. Il lettore da piccolo, questo il titolo dell’incontro, porta all’attenzione i comportamenti di una fascia poco esplorata di lettori, le loro relazioni con le varie “forme” di libro ma anche di tecnologie (app o audiolibri), con gli adulti, con la lettura ad alta voce.
Questo appuntamento è uno dei molti di una serie di approfondimenti dedicati all’intera filiera editoriale. Si ragiona su Il pubblico delle biblioteche, su come è cambiato e su quali sono i motivi per cui non si legge (oggi le cause sono diverse da quelle del 2000? Perché non hai letto nessun libro quest’anno?) attraverso le ottiche delle indagini “quinquennali” sulla lettura (a cura di Istat). E ancora: focus sugli andamenti di alcuni segmenti di mercato (a cura di Nielsen): i libri sullo sport, quelli sugli animali, il graphic novel, il fantasy.
L’andamento di un mercato è infatti sempre il prodotto di somme (e anche sottrazioni) di segmenti e autori diversi. Analizzare insieme i diversi andamenti e i rispettivi successi fa emergere non solo le ragioni economiche che governano il settore ma anche gli slittamenti progressivi dei gusti dei lettori e dei piaceri di leggere. Leggere ma anche comprare: un’altra parte degli incontri professionali riguarda la ricostruzione di ciò che avviene Da come mi informo su cosa leggere, a dove scelgo di acquistare i libri. L’ecosistema tradizionale del libro è stato completamente ridisegnato dai social e dall’e-commerce: come e in quale misura mapparlo avendo un unico punto di osservazione e di ricerca? Lo stesso accade con le Biblioteche e gli e-book, che diventano Un punto di osservazione dei nuovi comportamenti del lettore (incontro in collaborazione con MLOL).
DA GUTENBERG A ZUCKERBERG: IL DIGITALE A TEMPO DI LIBRI
Un’area dedicata all’innovazione, visibile e riconoscibile, è presente quest’anno alla Fiera Internazionale dell’Editoria di Milano, dove bambini, ragazzi, insegnanti, adulti, professionisti possono conoscere i cambiamenti in atto nel settore editoriale: non solo il passaggio dal tradizionale libro cartaceo all’e-book, ma anche tutti gli altri nuovi servizi e prodotti che gli editori hanno realizzato nel campo del digitale.
Nel padiglione 4 il pubblico trova un percorso espositivo che racconta l’evoluzione del libro dall’invenzione della stampa fino alle ultime frontiere dell’innovazione e della tecnologia e un’agorà dove confrontarsi sulla dialettica tra analogico e digitale.
Il Museo della stampa di Lodi ha allestito un’area per la stampa per mostrare come si creavano i libri ai tempi di Gutenberg e ogni giorno produce, sotto gli occhi del pubblico, segnalibri, manifesti e alcune edizioni speciali del Pulcinoelefante (casa editrice di Alberto Casiraghi, che pubblica le sue opere usando la stampa a mano con caratteri mobili). Sono inoltre presenti uno spazio (a cura dell’ALAI – Associazione Librai Antiquari d’Italia) che espone preziosi esemplari di libri antichi e una rassegna dei nuovi device per la lettura e la consultazione di contenuti: la collezione di e-reader del professor Gino Roncaglia, tablet, audiolibri e la possibilità di sperimentare l’utilizzo di visori per la Virtual e Augmented Reality.
Anche quest’anno è stato realizzato, in collaborazione con la Fondazione LIA, lo spazio I libri di tutti, dedicato all’accessibilità: oltre ad un’area espositiva dove sono presentate le varie soluzioni di lettura accessibile (dal braille al digitale), viene proposta anche una serie di Reading al buio per le scuole e per il pubblico adulto, in cui autori, come Oney Tapia, Licia Troisi, Giuseppina Manin, Alessandro Ferrari, Francesco Sole, Giuseppe Festa.
Nell’area è ubicato anche uno spazio incontri, il Digital Cafe, con un fitto programma di eventi pensati per avvicinare il pubblico al mondo dell’editoria in modo divertente, emozionante e non tradizionale, approfondendo temi di attualità, gli argomenti legati all’innovazione tecnologica e gli effetti che le contaminazioni con altri mondi – cinema, TV, videogiochi, social – hanno sul modo con cui i contenuti, le storie, i personaggi dei diversi mondi editoriali si possono espandere.
Giovedì 8, nel giorno dedicato alle donne, un incontro sulle nuove professioni nel campo dell’innovazione con personaggi femminili di spicco dell’editoria digitale, giovani donne che hanno scelto di diventare games designer o di lavorare nel campo delle tecnologie.
Nella serata di venerdì 9, in collaborazione con Fondazione Fiera Milano e Meet the Media Guru Eddie Newquist, pluripremiato film-maker e direttore creativo statunitense, curatore di mostre itineranti di enorme successo con protagonisti personaggi e saghe globali come Harry Potter, Trono di Spade, Le Cronache di Narnia, racconta l’espansione del mondo del libro negli altri mondi narrativi, svelando i segreti per trasformare le storie dei libri in film, serie tv, mostre o videogiochi di successo.
E per i più giovani, nel Digital Lab, realizzato con la collaborazione di FME Education, laboratori digitali con incontri riguardanti temi di attualità come quello su come smascherare le fake news, per dimostrare che bisogna conoscere la Rete per usarla al meglio, facendo attenzione alle bufale, o attività operative su app e libri digitali.
( FOTO: ARCHIVIO REDAZIONE)
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