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TUFFIAMOCI NEL CIELO

1 Febbraio 2021 - Arte e cultura
TUFFIAMOCI NEL CIELO

KÖNIG GALERIE di Berlino è lieta di presentare la prima mostra personale di Chiharu Shiota. La sua spettacolare installazione ai Giardini della  Biennale di Venezia ha lasciato un segno nella  nostra memoria come una delle opere più suggestive della manifestazione. L’installazione, riempiendo l’intero padiglione giapponese, “The Key In The Hand” è stata determinante nella svolta internazionale dell’artista giapponese Chiharu Shiota, che vive a Berlino.

 

di Heinz-Norbert Jocks

Nell’installazione dello spazio veneziano si veniva colpiti da un cielo intrecciato a mano di filo rosso brillante da cui pendevano 180.000 chiavi di metallo fluttuanti come stelle della vita quasi abbastanza vicine da poterle toccare. Sotto di loro, appoggiate su travi come corpi, c’erano due vecchie barche di legno che, proclamando l’assenza di persone, erano cadute per sempre fuori dal tempo.

Lo stesso vale per l’ultima installazione di Shiota a Berlino I HOPE …, che alla fine si ricollega al lavoro di Venezia. Ancora una volta l’artista ha scelto come punto di partenza delle barche, derivate dall’idea di due mani a coppa insieme a formare una ciotola, che vogliono trasmettere qualcosa. Ma questa volta, anziché essere vere e proprie barche usate, l’artista ha creato i suoi vasi, costruzioni metalliche con linee simili a fragili scheletri che ricordano corpi trasparenti. E questa volta, invece di poggiare su un terreno solido, la prua di una delle barche è inclinata verso l’alto come se stesse per decollare per un viaggio epico nell’ignoto, all’inseguimento di altre navi già salpate.

A sostituire le chiavi dell’opera di Venezia – da cui Shiota legge le storie sfaccettate delle persone come un tracker, sempre alla ricerca di indizi – sono 10.000 lettere inviate all’artista da tutto il mondo. Stampate su carta rossa, sono attaccate a fili rossi che non formano più una rete labirintica ma pendono dritte come corde dal soffitto alto.

Come a Venezia, le fibre rosse di Shiota – che ricordano i vasi sanguigni e il sistema circolatorio – rivelano i mondi interiori nascosti degli umani. Ma qui servono anche per interconnettere le lettere da quasi ogni angolo della Terra, che sono arrivate in risposta al suo invito alle persone a scrivere le loro speranze. È come se il significato dietro tutto ciò che fa fosse sostenuto dal desiderio di una comunità globale caratterizzata dalla comunanza piuttosto che dalla differenza.

CHI E’ CHIHARU SHIOTA

E’ nata a Osaka, in Giappone (1972) e vive e lavora a Berlino.

Affrontando le preoccupazioni umane fondamentali come la vita, la morte e le relazioni, Shiota esplora l’esistenza umana attraverso varie dimensioni creando un’esistenza in assenza nelle sue installazioni su larga scala che includono una varietà di oggetti comuni e cimeli esterni o attraverso i suoi disegni, sculture , fotografia e video.

Nel 2008 ha ricevuto l’Art Encouragement Prize dal Ministro giapponese dell’Istruzione, della Cultura, dello Sport, della Scienza e della Tecnologia. Le sue mostre personali in tutto il mondo includono Mori Art Museum, Tokyo (2019); Gropius Bau, Berlino (2019); Art Gallery of South Australia (2018); Yorkshire Sculpture Park, Regno Unito (2018); Power Station of Art, Shanghai (2017); K21 Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen, Düsseldorf (2015); Smithsonian Institution Arthur M. Sackler Gallery, Washington DC (2014); il Museum of Art, Kochi (2013); e il National Museum of Art, Osaka (2008) tra gli altri. Ha inoltre partecipato a numerose mostre internazionali come Oku-Noto International Art Festival (2017), Sydney Biennale(2016), Echigo-Tsumari Art Triennale (2009) e Yokohama Triennale (2001). Nel 2015, Shiota è stata selezionata per rappresentare il Giappone alla 56a Biennale di Venezia.

 DATI: TESTO E FOTO UFFICIO STAMPA KONIG GALERIE – BERLINO

ARTISTA: CHIHARU SHIOTA

TITOLO DELLA MOSTRA: IO SPERO…..

DATE: 12 GENNAIO – 28 FEBBRAIO 2021

CITTA’: BERLINO KÖNIG GALERIE ALEXANDRINENSTR. 118–121
10969 BERLINO

 

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