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UNA LEZIONE DI ARCHITETTURA DI PAOLO ASTI ARCHITETTO

2 Ottobre 2024 - Architettura
UNA LEZIONE DI ARCHITETTURA DI PAOLO ASTI ARCHITETTO

L’edificio prende il nome dallo studio di architettura che lo ha progettato nel 1981 e anche da uno dei designer italiani di maggior successo: Marcello Nizzoli, artista, architetto, designer industriale e grafico che ha realizzato le campagne pubblicitarie di Campari e disegnato l’iconica macchina da scrivere Lettera 22 di Olivetti.

Lo studio Asti Architetti ha rivisitato l’edificio per rispondere alle esigenze di una vita moderna, adattando il design di Nizzoli 8 alla contemporaneità e proiettandolo verso il futuro.

Situato nel distretto dell’Arzaga, a pochi passi dalla fermata metropolitana di Primaticcio, questo complesso è diventato ora un’oasi verde dove abitare seguendo i principi della sostenibilità ambientale. Con più di 2600 mq di verde condominiale l’edificio sfrutta infatti l’acqua di falda tramite pompe di calore per garantire i servizi di riscaldamento, raffrescamento e acqua calda sanitaria, ad altissima efficienza energetica e senza produzione di CO2.

Grazie alla presenza di un ottimo isolamento termico e di un impianto fotovoltaico di ultima generazione, l’edificio presenta elevate prestazioni con un basso impatto ambientale.

Cattura Asti 1

Il palazzo prima dell’intervento progettuale di Asti Architetti, era connotato da un forte stile postmodernista, avulso per destinazione d’uso e disegno architettonico rispetto all’intorno, caratterizzato invece da un’ampia presenza di edifici residenziali con classici sistemi di terrazzature orizzontali.
Il corpo di fabbrica, che tuttora occupa un intero isolato, si presenta un ottagono incompleto, mancano infatti tre lati verso ovest che lasciano spazio a un giardino aperto.

L’ingresso pedonale principale su via Nizzoli era caratterizzato da una sorta di arco trionfale sormontato da due figure femminili che reggevano un medaglione in stile greco-romano. Alla base del palazzo erano presenti due grandi volute, anch’esse disegnate nell’intonaco, color arancio.

Cattura Asti 2

Il progetto di Asti Architetti ha mantenuto inalterato il linguaggio architettonico e le caratteristiche urbanistiche dell’area. L’attico e il superattico sono arretrati rispetto al filo della facciata esistente.

“Nell’intento di preservare e rispettare la preesistenza, la nuova proposta progettuale ha mantenuto il grande portale svasato dell’ingresso, insieme a quei caratteri peculiari tipici del movimento postmoderno, ovvero le statue in cima e le volute nell’attacco a terra. Il coronamento originale dell’edificio è stato conservato, così da restituire quell’idea di architettura 2D, quasi come una scenografia, come se l’edificio si piegasse simile a un origami”. Paolo Asti

Le facciate su strada sono state interamente mantenute, l’unico intervento ritenuto necessario per la nuova destinazione d’uso, è stato quello inerente alla realizzazione di logge “scavate” nel volume, che rispettano il passo delle bucature esistenti senza andare ad alterare il disegno complessivo.
Entrambi i nuovi volumi, attico e superattico, parlano un linguaggio delicato espresso dalla colorazione prevalente, il bianco, che si sposa con le facciate originali del fabbricato.
In tema di finiture la facciata principale su strada conserva le porzioni ai lati del portale rivestite in pietra, e colora di grigio scuro il portale principale, con conseguente abbinamento di nuovi serramenti di colorazione grigia.
Il nuovo disegno proposto rispetta pienamente i materiali originali, con il mattone a faccia vista per i prospetti interni che guardano verso la corte privata – già preesistente ma rivisitato in chiave più contemporanea – e intonaco colore bianco, per i fronti su strada.

“I fronti interni sono caratterizzati dall’inserimento di un sistema di terrazzature e lame metalliche di colorazione bronzo, che connotano piacevolmente l’ampio cortile condominiale, donando dinamismo e ricchezza allo spazio insieme alla ricca vegetazione prevista”, sottolinea Paolo Asti.

 Balconi generosi, infatti sfumano i confini tra interno ed esterno, casa e natura. Nizzoli 8 offre un’ampia tipologia di appartamenti, da attici con grandi terrazze, a quadrilocali, trilocali e bilocali con logge che si affacciano sul giardino interno.

“A Milano, negli ultimi decenni, il clima è molto cambiato: si sono guadagnati un paio di gradi, il livello di umidità è sceso. E’ migliorato il modo di vivere della gente che ora ha un rapporto con l’esterno molto più felice rispetto al passato: Questa nuova connotazione ambientale ha condizionato la progettazione con un arricchimento di “filtri” tra l’interno e l’esterno: i terrazzi. Terrazze di varia foggia e dimensione, che caratterizzeranno gli edifici milanesi residenziali del futuro, che non saranno semplicemente dei balconi ma dei veri “pezzi di casa” per dimensioni, per servizi e per impianti, proprio come nel progetto di Nizzoli 8”. Dichiara Paolo Asti.

Il complesso residenziale offre inoltre servizi esclusivi, tra i quali un’area fitness, lockers per ricevere ordini online, spazi coworking e spazi per eventi dove poter trascorrere del tempo libero in famiglia o con gli amici configurandosi come un modello residenziale che si proietta verso  il futuro.

Cattura Asti 3

 

IMMAGINI: COURTSY STUDIO ASTI ARCHITETTI

 

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